CASERTA – Come se non bastassero le dimissioni (indotte) del segretario provinciale e la bagarre sull’anagrafe dei votanti, un’altra tegola si è abbattuta in queste ore sulle primarie del Pd per la scelta dei parlamentari. Stavolta i già fragili equilibri interni dei Democratici potrebbero essere falsate, o addirittura saltare, a causa di un fattore “esterno”, che potremmo definire “effetto Sel”.

I vendoliani casertani infatti sembrano orientati a rivoluzionare, all’ultimo minuto, i modi dello svolgimento delle “loro” primarie, che in un primo momento si sarebbero dovute celebrare negli stessi seggi di quelle dei Democratici. Starebbe prendendo corpo l’ipotesi di allestire seggi in sedi diverse da quelle scelte dal Pd. In questo caso l’effetto Sel avrebbe fortissime ripercussioni sulla consultazione dei democrat, ma anche su quella degli stessi vendoliani. Risulterebbe praticamente impossibile verificare se un elettore di Sel abbia votato anche alle primarie del Pd, e viceversa.

La platea dei votanti, infatti, è quella della precedente consultazione nazionale, di cui fanno parte sia gli elettori vendoliani che quelli Democratici, per cui il doppio voto (un elettore potrebbe votare alle primarie del Pd in un seggio, e a quelle di Sel in un altro seggio) sarebbe un’eventualità tutt’altro che remota, e soprattutto non ci sarebbero contromisure per correre ai ripari. Una verifica incrociata dei dati elettorali delle primarie di Sel con quelle del Pd risulterebbe impresa difficile anche per Einstein.

Non ci sarebbe tempo (ormai tra poche ore si vota) per differenziare la platea di Sel da quella del Pd. E si prospetterebbe la possibilità di accordi incrociati tra candidati di Sinistra, ecologia e liberta e quelli del Partito democratico. Peraltro, nel caso dei vendoliani, i candidati nelle altre province campane sarebbero fortemente penalizzati, in quanto a differenza dei democrat la lista di Sel si compone su base circoscrizionale (sono tutti in corsa in Campania 2).

Anche per questo i vertici regionali dei vendoliani si sarebbero già attivati per evitare questo pasticcio, o meglio questo tentativo di truccare le carte. Insomma, se nel Casertano si dovesse votare in seggi differenti, le primarie del Pd e quelle di Sel per la scelta dei candidati al Parlamento correrebbero il serio rischio di essere taroccate.

Alla faccia della partecipazione popolare e del rispetto delle regole e della legalità.

Mario De Michele

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