Parlano attraverso la radio, anche a Tripoli, da stasera, i ribelli libici. Lo hanno annunciato gli stessi insorti, sostenendo di aver inaugurato una emittente radiofonica attraverso la quale far ascoltare al popolo libico le registrazioni delle conversazioni fra soldati lealisti pro-Gheddafi, che dimostrano le esecuzioni sommarie dei manifestanti antiregime e i massacri brutali.

”91.1 fm, radio Tripoli debuttera’ stasera”, sulla banda fm della capitale, ha indicato in un comunicato il centro dei media del consiglio militare di Misurata. ”Diffonderemo un bollettino di informazioni ogni 15 minuti”, si spiega. Nella nota si citano anche le conversazioni fra militari del regime che provano appunto ”le brutalita’ e i massacri perpetrati contro i civili a Tripoli”. ”Le voci sono quelle delle forze di sicurezza di Gheddafi che ordinano di uccidere i manifestanti e le loro famiglie”, secondo la fonte che qui indica ”una prova della violazione dei diritti dell’uomo attualmente perpetrati dal regime”, che dimostra che ”Gheddafi e’ in procinto di ”fare un bagno di sangue a Tripoli” ”Non siate codardi! – grida una voce – sparate su chiunque gridi Akkah Akbar!”, ordina la voce militare in una delle registrazioni. ”Ci sono dei corpi”, dice un’altra voce aggiungendo ”abbiamo bisogno di una vettura per ammassarlo. Abbiamo bisogno di rinforzi, i manifestanti sono dappertutto e stanno per gridare”.

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