“Come società abbiamo condannato senza indugio quanto accaduto. Non c’è e non ci sarà mai spazio per la violenza nel nostro progetto sportivo. Abbiamo preso contatti con le autorità e stiamo collaborando perché certi comportamenti non rappresentano né la nostra tifoseria né la città di Aversa”. È ferma e inequivocabile la posizione di Enzo Del Villano e Mimmo Diana che con un’intervista esclusiva a Italia Notizie intervengono senza mezzi termini sul caos scatenato da una frangia di pseudo-supporter della Real Normanna in occasione della gara di domenica scorsa al Bisceglia contro il Modica, decisiva per l’approdo del team granata in Serie D. Nelle ore successive all’incontro il presidente e il presidente onorario si sono immediatamente attivati per fornire alle autorità competenti il pieno supporto della società affinché i protagonisti di atteggiamenti vergognosi e inqualificabili siano prontamente individuati e isolati sia per salvaguardare l’immagine della Real Normanna, sia nell’interesse della quasi totalità dei tifosi aversani (il 99,9%) che si sono comportati con la massima sportività e civiltà per tutta la durata del campionato.

In un primo momento non è stato facile ricostruire i fatti e comprendere cosa fosse realmente accaduto prima, durante e dopo la gara. Al termine della partita ci sono stati i festeggiamenti in campo per la meritata vittoria degli spareggi dei play off nazionali. Ad inizio stagione nessuno avrebbe scommesso un euro sullo sbarco in Serie D. Ma via via i risultati hanno dato ragione a Del Villano e Diana, i veri artefici dello straordinario salto di categoria, assieme a mister Luigi Sanchez e alla squadra. Appena i contorni dei gravi episodi di teppismo si sono delineati il presidente e il presidente onorario non hanno esitato un secondo ad attivare tutte le misure e gli atti consequenziali per contribuire a far luce su episodi di violenza che non hanno nulla a che vedere con lo sport. C’è stato un deficit comunicativo, ma la sostanza non cambia.
“Crediamo – affermano Del Villano e Diana – in un calcio che sia espressione di crescita sportiva, culturale e sociale. Lavoriamo ogni giorno per costruire un ambiente sano e rispettoso, e continueremo a farlo con determinazione. A volte, anche in silenzio, abbiamo sempre portato avanti dentro e fuori dal campo i valori del rispetto e della correttezza, soprattutto verso gli avversari, che non abbiamo mai considerato nemici ma solo competitor sul piano sportivo, avversari ai quali abbiamo sempre stretto la mano sia quando abbiamo vinto che quando abbiamo perso. Per noi – rimarcano Del Villano e Diana – il calcio deve svolgere anche un importante ruolo socio-culturale per il territorio. Chi confonde una partita di pallone con un campo di battaglia non avrà mai spazio, né tantomeno legittimazione. Attorno a noi vogliamo soltanto i tifosi veri. Coloro i quali vengono allo stadio con l’intenzione di creare disordini o tafferugli non sono tifosi della Normanna, danneggiano noi, i tifosi veri e la città. Da parte nostra non avranno mai una sponda. Su questo punto non si discute nemmeno, non si transige”. Il presidente e il presidente onorario replicano pacatamente ai rilievi mossi da Italia Notizie. “Comprendiamo il tono critico, ma mettere in discussione l’impegno civile e culturale che stiamo profondendo è ingeneroso. Non siamo perfetti – aggiungono Del Villano e Diana – ma stiamo lavorando ogni giorno per costruire qualcosa che vada oltre i 90 minuti in campo. E chi ci conosce davvero, lo sa”.

Sull’encomiabile attività extra-sportiva posta in essere dai vertici della Real Normanna si possono spendere soltanto sincere e doverose parole di apprezzamento. I fatti di domenica non c’entrano nulla con il team granata e non possono cancellare le lodevoli iniziative promosse durante l’anno. In tutt’Italia poche società di calcio hanno organizzato eventi con l’Unicef, con le scuole, con le università e con gli ospedali per trasmettere alle nuove generazioni i valori del rispetto reciproco e per stare accanto ai bambini del reparto di pediatria del secondo Policlinico di Napoli in segno di solidarietà. Quello che ci ha lasciato perplessi è stata la mancata pubblicazione di un post sulla pagina ufficiale della Real Normanna per chiarire a tutti, soprattutto ai vandali, che la violenza non fa parte del calcio e che dentro e fuori dallo stadio i malviventi non avranno mai cittadinanza. Non abbiamo remore ad ammetterlo, siamo stati un po’ frettolosi. Del Villano e Diana avevano immediatamente disposto una comunicazione ufficiale di condanna senza sé e senza ma. La concomitanza di una serie di eventi, tra cui la necessità di rapportarsi immediatamente alle forze dell’ordine e la sanzione del giudice sportivo, ha comportato un ritardo di comunicazione. Nulla più di questo.
“Dopo che la situazione ci è apparsa chiara – sottolineano Del Villano e Diana – ci siamo guardati negli occhi e a caldo abbiamo detto che a queste condizioni non possiamo continuare a fare calcio. Non è questo il calcio che vogliamo, non è questo il calcio che amiamo, non è questo il calcio che merita Aversa. Avevamo anche deciso di non presentare ricorso contro la decisione della giustizia sportiva. Ma poi abbiamo deciso che mollare ora sarebbe una sconfitta per i tifosi veri e per la città. Non possono averla vinta gli incivili e i malviventi. Non è giusto che per colpa di alcuni facinorosi i nostri supporter rischino di non potere assistere alle prime tre partite al Bisceglia del prossimo campionato. La violenza – concludono il presidente e il presidente onorario – non vincerà. Abbiamo già abbozzato una serie di interventi per tutelare la società e i nostri veri sostenitori. Faremo in modo che i teppisti non abbiano accesso allo stadio. Il calcio è e deve essere sempre un momento di festa”.

Sulla pulizia e la serietà di Del Villano e Diana non abbiamo mai nutrito dubbi. Scripta manent. Forse siamo stati troppo duri proprio perché li consideriamo soprattutto due uomini integerrimi e perbene, con valori etici e principi saldi, prima ancora che dirigenti di indubbia competenza. Forse siamo stati un po’ ingenerosi perché siamo fermamente convinti che il duo Del Villano-Diana condurrà lontano e sempre più in alto la Real Normanna e trasformerà Aversa in un “laboratorio calcistico” che farà scuola a livello nazionale. O forse, più semplicemente, abbiamo alzato troppo i toni perché stimiamo immensamente entrambi e volevamo pungolarli per salvaguardare la loro immagine. Sono persone dal cuore nobile, sono anime belle. Una rarità di questi tempi. Non vanno lasciati soli. Bisogna combatte al loro fianco e ad ogni costo per spazzare via la feccia dal calcio. Non sarà facile. Ma alla fine lo sport sconfiggerà la violenza. Del Villano, Diana e la Real Normanna vinceranno un altro campionato, il più importante, quello della civiltà.
Mario De Michele