Napoli-Spezia 4-2 (pt 4-0)

Marcatori: 5′ Koulibaly, 20′ Lozano, 30′ Politano, 40′ Elmas, 70′ Gyasi, 73′ Acampora

Napoli (4-3-3): Ospina; Hysaj, Manolas, Koulibaly, Mario Rui; Elmas (68′ Lobotka), Demme, Zielinski (68′ Osimhen); Politano (88′ Di Lorenzo), Lozano (46′ Mertens; 88′ Bakayoko), Insigne. All.: Gattuso.

Spezia (4-3-3): Krapikas; Vignali (74′ Ramos), Ismajli (46′ Bastoni), Terzi, Dell’Orco; Estevez (46′ Sena), Ricci, Acampora; Verde, Galabinov (46′ Agudelo), Gyasi (74′ Farias). All.: Italiano.

Un Napoli dai due volti quello visto in campo al Maradona. Alla fine l squadra di Gattuso ha avuto ragione dello Spezia ed è approdata alle semifinali di Coppa Italia, dove ad attenderla c’è l’Atalanta. Tra Inter ed Juve l’altra semifinale. Nel primo tempo un Napoli straripante mette sotto lo Spezia. Apre Koulibaly con un bel goal di tacco, raddoppia un incontenibile Lozano, tocco di classe di Politano per il terzo goal con Elmas che mette a segno il 4 a 0 a pochi minuti dalla fine del primo tempo. Nella ripresa resta negli spogliatoi Lozano, per preservarlo in vista della gara di domenica contro il Parma, e si vede. Il Napoli praticamente sparisce dalla metà campo dello Spezia. E le cose non migliorano di molto nemmeno dopo gli ingressi di Mertens ed Osimhen. Ed arriva un uno-due tremendo degli ospiti: prima Gyasi, con gli uomini della difesa del Napoli diventati belle statuine e poi Acampora al 73esimo: 4 a 2 e ci sono ancora venti minuti da giocare. Gli ospiti premono, il Napoli si difende e a tratti va anche un po’ in confusione, come quando Koulibaly perde due volte palla regalando altrettante azioni pericolose allo Spezia. Nell’unica azione concreta del secondo tempo, ci pensa Demme a far tremare i polsi agli ospiti, con un bel tiro che finisce sul palo dopo una deviazione del portiere avversario. E sul finale Gattuso lancia in campo Di Lorenzo e Bakayoko per meglio controllare la gara, escono uno stanchissimo Politcano e Mertens al quale la caviglia da ancora un po’ fastidio. Come suol dirsi: tutto è bene quel che finisce bene, ma preoccupa un Napoli che stavolta dottor Jekyll e mister Hyde li ha impersonificati addirittura nella stessa partita.

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