Sabato sera, all’Olimpico, sara’ la sfida tra le due capofila del campionato. Accanto alla Lazio, a quota 22 si accomoda la Juventus che ribadisce tutta la fragilita’ esterna del Palermo vincendo per 3-0 una partita spettacolare per mole di gioco e intensita’.

Pepe apre le danze, Matri e Marchisio le chiudono nella ripresa, lasciando ancora a secco, lontano dal Barbera, un Palermo rimaneggiato ma svagato in difesa. Per i rosanero, un punto nelle ultime sei trasferte e zero gol realizzati. La Juve di Conte parte con Pepe titolare nella linea dei tre (con Vidal e Vucinic) a sostegno dell’unica punta Matri. Una scelta che dara’ i suoi frutti dopo venti minuti di gioco, a dimostrazione del gran momento del tuttofare laziale, che sta convincendo sempre piu’ anche il ct Prandelli. Mangia ha invece problemi seri d’organico: mancano Hernandez e Pinilla in attacco, spazio allora a Miccoli, fischiatissimo perche’ temuto dai tifosi bianconeri, e Ilicic. E’ la partita che ti aspetti: la Juve in pressing quasi asfissiante, il Palermo coperto e pericoloso soprattutto in contropiede. Chiellini al 3′ mostra lacune da bomber divorandosi il vantaggio davanti a Tzorvas, Marchisio tenta all’8′ una sforbiciata su un pallone vagante senza grosse pretese. I bianconeri hanno la supremazia sulle fasce ma Buffon non e’ inattivo: al 9′ deve esaltarsi per dire no a Ilicic, messo in condizione di nuocere da Migliaccio. Ma proprio quando i rosanero sembrano aver trovato i giusti equilibri, ecco il vantaggio juventino al 20′: Chiellini crossa al centro, Cetto e Balzaretti si dimenticano di Pepe che stacca in solitudine. I padroni di casa spingono alla ricerca del ko: al 26′ Vucinic stoppa male in area un pallone invitante di Lichtsteiner, al 30′ Pirlo battezza il palo con un destro a giro dal limite (e Matri si fa intercettare il tap-in da Pisano). Nel finale di tempo il Palermo si rende pericoloso con Ilicic, che al 35′ cicca davanti a Buffon e al 44′ si fa deviare in corner la conclusione dal portierone azzurro. Nella ripresa Mangia mette subito dentro Zahavi ma dopo 3′ la Juve e’ gio’ sul 2-0: Lichtsteiner fa correre sull’out Matri, Cetto e’ in ritardo e l’ex cagliaritano lascia il segno con un gran diagonale. Mangia toglie il disastroso centrale argentino per Della Rocca, con arretramento di Migliaccio. Una mossa disperata che serve a poco, anche perche’ Vucinic e’ scatenato e dal suo piede nasce il 3-0: il montenegrino mette in mezzo, Matri fa il velo e Marchisio non perdona.

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