Lite su una battuta e pace a distanza tra Diego Armando Maradona e Gene Gnocchi. Il comico emiliano aveva ironizzato ieri sera durante il Processo del Lunedì sul ruolo di ambasciatore proposto a Diego dal presidente del Napoli De Laurentiis: “Può fare l’ambasciatore solo per la Colombia e per il cartello di Medellin”, aveva detto Gnocchi. La frase, riportata a Maradona, l’aveva fatto infuriare al punto che il suo legale Angelo Pisani ha presentato querela. “Abbiamo presentato querela – spiega Pisani – perché il nome di Maradona è stato associato a organizzazioni criminali”.

Sulla vicenda Gnocchi ha chiarito la sua posizione oggi intervenendo a Radio Marte: ”Capisco l’avvocato Pisani – ha detto – ma bisogna tenere conto anche del contesto, era nell’ambito di un pezzo in cui ho preso in giro pure il Presidente della Repubblica Napolitano. Tra l’altro il cartello di Medellin non esiste più dal 1993. Ho fatto questa battuta perché De Laurentiis aveva ipotizzato di prendere Diego come ambasciatore del Napoli nel mondo. Vorrei riportare tutto in un ambito scherzoso, non ho mai pensato che Diego si possa associare a dei narcotrafficanti. Se la gente ha capito diversamente, è colpa mia. Quindi mi scuso pubblicamente nei confronti di Diego Maradona e di Napoli. Non ho nulla contro Maradona e contro Napoli”. Tutto chiarito, dunque: ”Chiamerò Maradona – ha concluso Pisani alla radio – e riferirò del gesto di Gnocchi che sarà apprezzato moltissimo. Sicuramente l’animo sarà diverso e speriamo di comporre bonariamente l’equivoco”.

 

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