Piero Braglia torna alla guida della Juve Stabia. Il pareggio casalingo per 1-1 contro il Cittadella è costato l’esonero a Fulvio Pea, trainer che era subentrato lo scorso novembre proprio all’allenatore toscano. La formazione gialloblù è tuttora ultima in classifica a 7 punti dalla quartultima posizione che consentirebbe la disputa di quei playout che oggi, tra l’altro, non si disputerebbero alla luce delle 5 lunghezze che dividono Reggina e Novara, divario che per regolamento regalerebbe la salvezza diretta ai piemontesi.

Il patron stabiese Franco Manniello in settimana aveva avvertito Pea chiedendo un atteggiamento spregiudicato da parte di una squadra, che troppe volte era apparsa remissiva e più accorta a difendersi che ad offendere, atteggiamento che nelle ultime settimane aveva mandato su tutte le furie la tifoseria che chiedeva a gran voce il ritorno di Braglia. Soluzione, quest’ultima, rivelatasi inevitabile dopo il pareggio odierno per 1-1 contro il Cittadella: la Juve Stabia, in superiorità numerica per oltre un’ora di gioco, ha fallito dapprima un rigore facendosi poi raggiungere nel finale da un colpo di testa di Scaglia dopo l’iniziale vantaggio firmato da Sowe. A nulla è valso l’assalto finale con nessuna conclusione indirizzata verso la porta veneta. É così giunta la comunicazione ufficiale che solleva dall’incarico sia Pea che il suo staff. Emblematica la prima dichiarazione di Braglia: ”Se sarà necessario moriremo assieme – ha spiegato il tecnico – prima di arrenderci venderemo però cara la pelle”. Lunedì la ripresa degli allenamenti.

 

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