Inizio d’anno di fibrillazione per i quarantanove lavoratori della Bioplastic di San Marco Evangelista. Domani il curatore fallimentare dovrà sciogliere le riserve sulla proposta avanzata dai sindacati lo scorso 27 dicembre. Le sigle sindacali hanno chiesto di bloccare la procedura per il licenziamento collettivo dei lavoratori, arrivata contestualmente alla richiesta di fallimento avanzata dal liquidatore Paolo Froio lo scorso 20 dicembre, e l’apertura di una cassa concorsuale.

A giustificare la cassa ci sarebbe l’arrivo di alcuni ipotetici acquirenti interessati al terreno di proprietà dell’azienda. «Abbiamo guadagnato un po’ di tempo – ha spiegato Angelo Papadimitra, segretario provinciale della Filctem Caserta, al termine dell’incontro -. Il curatore fallimentare si è preso qualche giorno per verificare le notizie che gli abbiamo fornito, dopodiché ci darà una risposta definitiva ». Le notizie che il curatore dovrà verificare arrivano dal nord Italia, così come il possibile nuovo imprenditore interessato a trasferire nell’area di San Marco Evangelista una linea produttiva destinata a fornire materia prima destinata alle fabbriche produttrici di polimeri. A testimoniarlo sarebbero proposte di acquisizione dei suoli avanzate già dal gennaio 2013, alle quali, dalla zona industriale che sorge alle porte del capoluogo di Terra di Lavoro, non è mai arrivata risposta. Se l’interessamento dovesse concretizzarsi sarebbero una settantina i posti di lavoro garantiti dal nuovo insediamento produttivo. Una possibilità nata «grazie al grande lavoro sviluppato dalla neopresidente del Consorzio Socratis, Angela Marchese, in questi mesi – ha sostenuto Papadimitra –. Un lavoro che non si è fermato neanche in questi giorni e che potrebbe dare importanti risultati». Quel lavoro, infatti, sta dando già i suoi primi frutti. Oltre all’azienda interessata ai terreni della Bioplastic, altre due imprese operanti nel settore meccanico ed una in quello della laminazione sottile sarebbero pronte a trasferirsi in provincia di Caserta. «Il lavoro della Marchese – ha concluso il sindacalista – è fondamentale per scongiurare il fallimento dell’esperienza del Consorzio nato dopo il lancio dell’accordo di programma per la reindustrializzazione dell’area ex 3M. Socratis al momento è l’unica realtà che sta portando imprenditori a visionare le realtà produttive della provincia di Caserta. Un compito a cui nessuno ha adempiuto fino ad ora, a partire dalla sezione provinciale della Confindustria, delle istituzioni regionali, provinciali o comunali».

 

 

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