È partito, a Napoli, il corteo dei movimenti antagonisti Block Bce diretto verso la Reggia di Capodimonte dove si sta svolgendo il vertice della Banca Centrale Europea. Il corteo è preceduto da un furgone con degli altoparlanti dal quale lo speaker spiega motivi della protesta e sul quale è stata sistemata una lunga scala.
A terra uno striscione con la scritta “precarietà povertà disoccupazione speculazione. Liberiamoci della Bce”. I manifestanti, qualche migliaio, si sono radunati nel piazzale antistante la stazione Colli Aminei della linea 1 della metropolitana. L’Istituto scolastico Salvemini, che si trova nei pressi del luogo dove i manifestanti si sono radunati, oggi è chiuso. Tantissime le persone affacciate ai balconi che seguono il passaggio dei manifestanti. Alcuni negozi hanno le saracinesche abbassate. In piazza sono scesi studenti, disoccupati ma anche mamme e semplici cittadini che – spiegano – non riescono ad arrivare a fine mese. Tanti anche i cartelli esposti. Su alcuni si legge “Più case per tutti ma i banchieri nelle cantine”, “Block Bce perché la spesa dei governi la decidiamo noi”. “No Bce, no austerità, case e reddito per tutti”. “I black bloc siamo noi, siamo noi che paghiamo la crisi”. Urla questo da un furgone che apre il corteo, uno speaker-attivista. Tra gli striscioni anche lo slogan di questi giorni: “No Bce, no austerità”. Anche maschere di Pulcinella in apertura del corteo. Un gruppo di attivisti le ha indossate e apre il corteo con lo slogan “precarietà, povertà, disoccupazione, speculazione, liberiamoci dalla Bce”. E’ cominciata intanto la riunione a Napoli del Consiglio direttivo della Bce, presieduta dal presidente Mario Draghi. Attesa una decisione sui tassi relativi al mese di ottobre. La riunione si tiene al Museo di Capodimonte. A mezz’ora dall’inizio del corteo della Rete dei Movimenti campani contro il vertice della Bce in programma oggi a Napoli, viene ribadito il no alla violenza dagli attivisti che stanno affluendo alla spicciolata. “E’ stato costruito un gigantesco clima di paura per questo corteo. In questi giorni siamo stati costretti a spiegare che sono i giovani di questa città a protestare, giovani che vogliano un futuro”, spiega Mauro, del collettivo 081. Al momento nel piazzale antistante la fermata della metropolitana di Colli Aminei, da dove partirà il corteo, c’è un forte concentramento di giornalisti. Stanno arrivando anche esponenti dei centri sociali così come le mamme, che per anni hanno lottato contro la discarica di Chiaiano, e gruppi di studenti. Al corteo c’è anche la protesta ucraina. Un gruppo di donne espone la bandiera rovesciata del loro Paese macchiata di sangue. “Siamo qui per esprimere la nostra solidarietà a chi lotta contro le banche mondiali – spiega Olena, da 14 anni a Napoli – le banche mondiali sostengono la guerra. La gente deve capire che in Ucraina è ormai tutto rovesciato, come la bandiera che esponiamo noi oggi”. Tra gli slogan esposti anche ‘America hands off of Ucraina’ e foto che ricordano la strage di Odessa. Visco: errori sulla crisi, trascurata economia reale “Una moneta senza stato non è una fase finale del processo. Tanto è vero che abbiamo avuto una grave crisi per molti errori e ritardi”. Lo dice il governatore di Banca d’Italia, Ignazio Visco, intervistato dal Mattino, spiegando di fronte alla crisi si è cominciato “dai test sulle banche”, poi “siamo intervenuti in Grecia con un’azione sulla ristrutturazione del debito, invece di risolvere i problemi di economia reale. Il punto è che sono usciti i capitali dall’Europa e questo ha creato la crisi dei debiti sovrani”. Parlando del ruolo della Bce e della strategia monetaria, Visco sottolinea che “noi siamo un organo tecnico, non eletto, che non rappresenta nessuno e che ha il compito della stabilità monetaria”. La Banca centrale, aggiunge, “non può provare a far sviluppare una regione rispetto a un’altra”. In Europa, secondo Visco, “come italiani, dobbiamo essere più umili”, se “c’è una posizione intelligente bisogna portarla alla Commissione europea. Oggi c’è la presunzione che quando si va lì si punta a ottenere qualcosa a spese di altri, come per fare i furbi”. “L’Italia ha avuto una storia di aiuti europei straordinaria”, nel senso che, afferma, “noi non li spendiamo”, c’è “un problema amministrativo di veti, di incapacità di prendere decisioni, di dire chi è responsabile di cosa…”. Il governatore ha proposto Napoli, sua città natale, come sede del vertice Bce: “Abbiamo un problema di istruzione, rispetto delle regole, criminalità. Difficoltà ambientali. E tutto questo insieme non è che si risolve con la politica monetaria”. A un giovane che oggi sta valutando se partecipare alla protesta contro la Bce, come riportato anche in un’intervista al Corriere del Mezzogiorno, Visco direbbe che “è molto importante investire in se stessi e studiare”. I ragazzi devono chiedere rispetto della legge e “una forte azione contro la criminalità organizzata, contro i veleni della Terra dei Fuochi”. E la lotta alla burocrazia: se uno vuole “aprire un’impresa in Italia non è che ha un foglio con tantissime cose da fare: non ha neanche il foglio!”.