Piedimonte Matese- “Aggiustate o no, aggiustate o no,  aggiustate  sì o no?”. E’ stato il grido ripetuto, ritmato degli studenti dell’Itis   “Caso” di Piedimonte Matese  che, stamane, hanno sfilato per le strade di Piedimonte Matese per  urlare al mondo della politica e delle istituzioni  lo stato vergognoso del loro istituto tanto da  salire alla ribalta nazionale tramite un sondaggio-ricerca promosso da Cittadinanzattiva . Pochi giorni fa  – dopo mesi di stasi burocratica – finalmente  lo sblocco dei fondi presso il Miur, per “salvare il salvabile”,  direbbe Bennato, ovvero provvedere a quegli interventi di straordinaria manutenzione in tutto l’edificio a cominciare dal tetto. Un passo in avanti che han fatto indietreggiare  gli studenti che si sono mobilitati.  Slogan, striscioni sul diritto allo studio ed alla sicurezza  : tutto intorno alla richiesta di fare presto e recuperare il tempo perduto.   E non c’è altro tempo da perdere visto che le risorse  assegnate devono essere spese entro fine  aprile per cui l’amministrazione provinciale proprietaria e competente deve darsi da fare per rispettare questa tempistica  così stringente. Ma veniamo alla manifestazione.Tanti i messaggi : “scioperiamo perché abbiamo diritto di studiare in una struttura non degradata” o un provocatorio “ dimostrateci che abbiamo torto” o al classico chi lotta può perdere ma chi non lotta  ha già perso” .Ad aprire il corteo il richiamo al problema più impellente :” dentro piove” con riferimento alle  infiltrazioni specie nei laboratori tanto che pochi giorni fa il dirigente ha dovuto interdire un’ala dell’edificio  inviando il provvedimento, per conoscenza anche al ministero ed alla provincia.

Michele Martuscelli

 

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