“Ben venga l’annuncio del sindaco De Cristofaro sulla riapertura del Parco Pozzi per il prossimo 7 luglio ma, a mio parere, c’è una parola di troppo. Chiarisca cosa intende quando pronuncia ‘provvisorio’ (in Italia spesso il provvisorio diventa permanente) e con una grande operazione di trasparenza dica quali sono i reali motivi ostativi ad un’apertura definitiva. E dica subito anche come intende procedere per la manutenzione dell’area e per la gestione delle strutture realizzate dopo la riqualificazione. Basta guardare alla storia recente della città, un esempio su tutti l’apertura del Parco Ninì Grassia e le tante polemiche sull’effettivo stato di quell’area, per ricordare che non basta aprire un cancello per dire che la città ha uno spazio verde fruibile”. Lo dichiara il futuro consigliere comunale del Partito democratico Alfonso Golia ancora in attesa della proclamazione e quindi di poter iniziare a svolgere a pieno il mandato ricevuto dai cittadini. “Chiedo, inoltre, come il sindaco e l’amministrazione intendano tutelare la città per questo ritardo, che altrimenti sarà pagato soltanto dai cittadini, privati per più di un anno di uno spazio vitale per la socialità. Tutti ricordano che da gara d’appalto il parco andava chiuso a step mentre per far procedere i lavori più celermente è stato chiuso nella sua totalità”.