“La decisione, a fronte del parere negativo di Governo e Relatore, di ritirare l’emendamento ‘salva Province’ non deve far venire meno l’impegno di tutti per assicurare il funzionamento dell’Ente Provincia. Come Partito Democratico abbiamo già reperito risorse per 148 milioni di euro da destinare subito alle Province, in primis a quella di Caserta, per assicurare interventi prioritari nell’edilizia scolastica e nella viabilità”. Lo dichiarano l’On. Camilla Sgambato ed il capogruppo del Pd in seno al Consiglio provinciale, prof. Angelo Sglavo. “Ora è il momento di fare massa critica e di unire le forze di istituzioni e politica affinché una parte rilevante del fondo pari a 148 milioni di euro venga assegnato alla Provincia di Caserta, in virtù della circostanza che è l’unica ad aver dichiarato definitivamente il dissesto finanziario. È necessario uno sforzo comune per convincere anche all’Upi (Unione delle Province Italiane) che vanno aiutati prima gli Enti di area vasta in grave difficoltà e, poi, tutti gli altri che pure scontano gli effetti del taglio dei contributi derivato dal passaggio da Enti di primo livello ad Enti di secondo livello. Senza alcuna distinzione di colore politico e posizione partitica, chiederemo un impegno del governo per assicurare i servizi essenziali ai cittadini casertani, portando il caso particolare della Provincia di Caserta alla ribalta nazionale”, continuano la parlamentare del Pd ed il capogruppo del partito nell’Amministrazione provinciale. “L’emendamento richiesto partiva anzitutto dall’esigenza di assicurare parità di trattamento tra quegli enti che la legge 190/2014 ha esonerato dal versamento del contributo allo Stato, pari per il 2016 a 41 milioni di euro per la Provincia di Caserta, con il paradossale risultato che le risorse disponibili nel bilancio dell’Ente, considerate al netto del contributo de quo, sono largamente insufficienti alla copertura delle spese che lo stesso Ministero dell’Interno ha certificato come inderogabili. Allo stato attuale, alla Provincia di Caserta non viene data alcuna possibilità di risanamento perché una ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato chiuderebbe con un disavanzo di oltre 40 milioni di euro. Uno squilibrio di siffatta portata, destinato ad aggravarsi in misura esponenziale nel prossimo esercizio, per effetto dell’ulteriore, previsto incremento del contributo allo Stato, compromette in maniera irreversibile ed irrimediabile le sorti dell’Ente e la gestione dei servizi essenziali. In assenza di interventi legislativi, la Provincia si vedrà costretta a chiudere strade e scuole, e a non esercitare le altre funzioni fondamentali ad essa affidate, a partire dalla manutenzione dei quasi 100 edifici scolastici entro settembre così da garantire una regolare riapertura degli stessi e l’avvio puntuale delle attività didattiche. È impossibilitato l’Ente a garantire, da un lato, l’adeguamento in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro e, dall’altro, alla normativa in materia di prevenzione degli incendi per l’oggettiva insussistenza, per mancanza delle occorrenti risorse finanziarie, dell’implementazione dei propedeutici interventi sugli immobili, pertanto non è possibile allo stato assicurare il regolare avvio dell’anno scolastico 2016/2017. Senza contare, infine, sempre per la carenza di fondi, l’impossibilità della ordinaria e straordinaria manutenzione della rete viaria tanto che, per alcune strade, già si è proceduto con la loro chiusura tramite ordinanza, percorso obbligato questo che si paventa per numerosi altri tratti”, concludono Sgambato e Sglavo.