Il sindaco di Sant’Arpino Giuseppe Dell’Aversana, la giunta, i consiglieri comunali di maggioranza, il coordinatore politico Giorgio Catena , il presidente Stefano Cicala l’intero direttivo movimento politico di “Speranza e Futuro per Sant’Arpino” esprimono “piena ed incondizionata solidarietà all’assessore alla politiche sociali, pubblica istruzione e decoro urbano, Loredana Di Monte, vittima in questi giorni di vili e squallidi attacchi a mezzo social network da parte di mitomani, evidentemente in cerca di cinque minuti di notorietà. Quanto sta accadendo è davvero indegno ed indecente di una società civile con personaggi che, pur di conquistare una piccolissima ribalta mediatica, non esitano a buttare fango su una donna il cui operato, prima nel sociale, e poi in ambito politico, è sotto gli occhi di tutti. Da anni Loredana Di Monte è stimata ed apprezzata dall’intera popolazione di Sant’Arpino per le tantissime iniziative ideate ed organizzate in ambito socio-culturale che ne hanno fatto un punto di riferimento per la cittadinanza, che, non a caso, in occasione anche dell’ultima tornata elettorale le ha regalato un vero e proprio plebiscito di voti, esprimendo a chiare lettere la volontà di essere rappresentata dalla stessa. Spiace, ma a dire il vero non meraviglia, constatare come personaggi, che si definiscono politici, cavalchino l’onda della menzogna per attaccare l’assessore Di Monte. La cosa, come detto, però non stupisce, visto che a dar man forte a questi attacchi vili contro una donna c’è un ex sindaco che nonostante le gravissime vicende giudiziarie e la sonora bocciatura popolare che lo hanno riguardato prosegue nell’unica attività che lo ha sempre caratterizzato: quella dell’avvelenatore di pozzi. Non saranno queste bassezze a fermare l’azione dell’assessore Di Monte e dell’intera amministrazione che, forte del sostegno dei santarpinesi, sta operando tenendo ferma la barra esclusivamente su due obiettivi: la tutela degli interessi dei santarpinesi, il risanamento del bilancio comunale devastato da una marea di debiti e di evasori. Del resto pur avendo enormi ed innegabili pregi, il dramma dei social media, per usare le parole di Umberto Eco, è l’aver dato voce a una legione di imbecilli che altrimenti si sarebbero limitati ad esprimere il loro parere soltanto a voce, al bar”.