In questi giorni abbiamo inteso protocollare una nota in cui chiediamo all’amministrazione di istituire un Osservatorio comunale sulle neoplasie che abbia l’obiettivo di studiare e analizzare il quadro complessivo dell’incidenza tumorale nel nostro territorio e promuovere, di concerto con i medici e l’ASL, una serie di iniziative di informazione e prevenzione gratuita. Secondo i primi dati del registro tumori dell’ASL Caserta, che copre tutti i 104 comuni della Provincia, divulgati questa estate, si delinea un quadro inquietante già percepito da anni dai nostri cittadini. Infatti, se consideriamo le statistiche, si evince che su 12 distretti quello di Mondragone è al terzo posto per incidenza di tumori. La gravità della situazione fa crescere il bisogno di capire le ragioni di questo triste primato. Dallo studio dei dati notiamo che l’incidenza tumorale cresce soprattutto per le neoplasie che interessano i polmoni, il colon retto e il collo dell’utero. Le cause possono attribuirsi alla presenza nel nostro territorio di alcuni inquinanti ambientali come l’amianto, il radeon o altri materiali pesanti, o associarsi anche ad altre variabili legate a problematiche da affrontare con un percorso a lungo termine di adeguamento alimentare e comportamentale. Tuttavia, non bisogna sottovalutare che Mondragone si trova all’interno di un’area che negli ultimi anni è salita alla ribalta mediatica nazionale per via di un giro di affari criminale in cui aziende da Nord a Sud e camorra si sono resi complici di un danno ambientale senza precedenti, sversando nei nostri terreni rifiuti tossici industriali di ogni tipo, grazie anche all’incapacità politica di alcune amministrazioni, evidentemente colluse, di contrastare il fenomeno. Inoltre, una relazione del Dipartimento Provinciale dei Vigili del Fuoco ci consegna un altro dato impetuoso riguardo la presenza di roghi tossici nella Provincia di Caserta nel periodo 2009-2013: valutando il numero di interventi per questo tipo di incendi, Mondragone è terza di poco dietro la Città di Castel Volturno. Ciò giustificherebbe anche la decisione della Regione Campania di creare nella nostra Città uno dei centri di coordinamento per la lotta contro i roghi supportando il lavoro dei Vigili del Fuoco. Alla luce delle statistiche del registro dell’ASL Caserta, questo è un dato da non sottovalutare visto che alcuni dei fattori inquinanti che aumentano la percentuale di incidenza tumorale sono collegati alle tossine sprigionate da questi incendi. Pertanto, crediamo che l’istituzione di un osservatorio ad hoc che attui un’apposita mappatura e studio del territorio possa essere utile, non solo per la fase di monitoraggio, implementando e aggiornando i dati dell’ASL Caserta, ma anche per progettare un piano di bonifica e, infine, per porre l’accento sull’importanza dei necessari miglioramenti da attuarsi nell’ambito della prevenzione e dei percorsi terapeutico-assistenziali sulla popolazione.
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