Con false prescrizione mediche compilate su ricettari rubati si approvvigionavano di farmaci costosi, che il Servizio Sanitario Nazionale distribuisce gratis, per rivenderli all’estero in una sorta di mercato nero. Per quattro napoletani sono scattate le misure cautelari, una in carcere e tre ai domiciliari, nell’ambito di un’inchiesta della procura di Roma. Gli arresti sono stati eseguiti stamani in provincia di Napoli dai carabinieri del Nas di Roma, supportati da militari del Nas e del Comando Provinciale di Napoli. Associazione per delinquere finalizzata alla truffa aggravata ai danni del Servizio sanitario nazionale, ricettazione, falso materiale ed ideologico i reati contestati dal pm Corrado Fasanelli. In carcere, su disposizione del gip Cinzia Parasporo, è finito Giovanni Di Napoli, mentre ai domiciliari sono stati posti Emanuela Formosa, Rosaria Di Napoli e Claudio Guaglione. Secondo quanto accertato dai Nas, il gruppo criminale, tramite periodiche sortite nella capitale, si rifornivano di farmaci costosi, come lo Spiriva (costo circa 60 euro), utilizzando ricette intestate a medici e pazienti ignari e riportanti falsi codici di esenzione totale. Gli stessi, una volta portati a Napoli, venivano poi rivenduti all’estero. L’ammontare della truffa è di poco inferiore ai 400 mila euro. Le indagini sono scattate dopo la segnalazione di un farmacista. Dalle intercettazioni sono poi scaturite conferme sulle responsabilità degli indagati.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui