“Per la Reggia di Caserta il 2016 è stato un anno straordinario, che chiuderemo con un incremento di visitatori di oltre il 30% rispetto all’anno precedente, con una performance tra le migliori tra i monumenti italiani. Ma questo risultato resterà fine a sé stesso se nel 2017 non sarà intensificata dagli enti competenti, penso alla Regione, l’attività di promozione del sito attraverso soprattutto pubblicità istituzionali”. Esulta per l’anno appena trascorso ma guarda necessariamente avanti il direttore della Reggia patrimonio dell’Unesco Muro Felicori, consapevole che “il risultato di circa 670mila visitatori al 31 dicembre 2016 (497mila nel 2015), ben oltre ogni più rosea aspettativa, con incassi aumentati di oltre 1,5 milioni di euro (dai 2,5 milioni del 2015 ai 4 di quest’anno, ndr), va reso strutturale. Da parte nostra – spiega Felicori – continueremo a rendere più efficace la gestione ordinaria della Reggia: entro giugno vorrei installare il wi-fi gratuito in tutta l’area del Palazzo Reale, ma va migliorata soprattutto la capacità di spesa, visto che i soldi in cassa ci sono e sono anche abbondanti. Inoltre l’anno prossimo mi aspetto una maggiore collaborazione da parte di tutti i soggetti, istituzionali e privati, che agiscono sul territorio. Molti sindaci con cui ho parlato hanno capito che il rilancio del Casertano passa per proprio per la Reggia, che va messa al centro di ogni progetto”. Qualche contrasto resta con l’amministrazione della città capoluogo retta da Carlo Marino, specie sull’utilizzo di Piazza Carlo III, l’enorme spiazzo davanti alla Reggia dove negli ultimi giorni il Comune ha realizzato una serie di eventi natalizi, come le fontane danzanti con i giochi d’acqua, senza alcun raccordo con la direzione del monumento. “La Piazza – prosegue Felicori – è del Demanio che l’ha data in gestione al Comune, ma bisogna capire che non si tratta di una normale piazza cittadina, ma vanno individuate quelle attività compatibili o non compatibili con la presenza di un monumento come la Reggia. Le attività che vi si fanno vanno dunque coordinate, e la piazza deve essere gestita in modo più regolare; molte aree, specie quelle esterne, sono tenute piuttosto male”. Se il 2016 è stato l’anno della svolta, con la “Reggia che è uscita dal cono d’ombra in cui precipitata, tanto che ora se ne parla molto e bene mentre prima se ne parlava poco e male”, l’anno che sta per arrivare potrebbe dunque essere quello della “conferma e del consolidamento dei risultati”. “Dopo aver completato il restauro delle facciate e di due cortili interni- illustra Felicori – apriremo i cantieri per il restauro del tetto, degli altri due cortili interni e del piano nobile liberato dall’Aeronautica militare, che ospiterà in sede permanente, una volta ultimati i lavori, la mostra Terrae Motus. Inoltre completeremo tutti i dispositivi per la videosorveglianza esterna ed interna, potenzieremo la manutenzione del Parco Reale, e continueremo a prendere contatti con aziende private che vogliano investire sulla Reggia, senza però andarle a cercare, mantenendoci dunque ‘attivamente passivi’, ovvero pronti a cogliere ogni opportunità che dovesse presentarsi. Questo è ciò che ci tocca fare come direzione museale nello spirito della Riforma Franceschini, che ci ha dato piena autonomia finanziaria e contabile. Per il resto aspettiamo che altri enti si muovano: abbiamo bisogno di collegamenti ferroviari migliori con Roma, magari se non proprio con la Tav quantomeno con qualche intercity, due treni sono davvero pochi. Inoltre la Regione deve iniziare a promuovere le eccellenze del territorio; abbiamo la mozzarella di bufala, nella Reggia c’è la nuova sede del Consorzio della Dop, ma mancano iniziative importanti che la promuovono. E quando si fa qualche evento, i visitatori vengono solo da Napoli e Caserta, perché non si fa pubblicità; spero un giorno di aprire una pagina del Corriere della Sera o di un altro quotidiano nazionale e leggere uno spot istituzionale che parli di Reggia o di qualche altra eccellenza casertana. Ad inizio del nuovo anno incontrerò il Governatore De Luca e ne discuteremo. Anche per tali questioni nel bilancio economico approvato abbiamo inserito un aumento di visitatori per il 2017 di appena il 5%; una previsione all’insegna della prudenza proprio perché sappiamo bene che abbiamo bisogno della collaborazione di tutti, dagli enti locali alle categorie produttive all’università, per ottenere performance ancora migliori e magari arrivare al milione di visitatori” conclude Felicori.

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