La psicosi dilagante e la caccia a chi non osserva le regole possono avere dei risvolti molto spiacevoli, come quello della farmacista Antonia Grimaldi, rimproverata da una donna per essere in strada nonostante i divieti, mentre tornava in bicicletta dal lavoro dopo il turno nella sua farmacia a Torrione. Era in compagnia della sorella Maria. Arrivate al Corso intorno alle 20,40 una donna dal balcone ha urlato di tornare a casa perché non si può stare per strada. “Premetto subito che si è trattato di un episodio molto spiacevole ma che comunque non c’è stata nessuna aggressione verbale. La signora il giorno dopo mi ha chiesto scusa» tiene a precisare la farmacista al Mattino. “Stavo tornando in bicicletta dal lavoro come faccio sempre visto che la farmacia non è vicino casa – spiega la donna – quando intorno alle 20,40 una signora si è messa a gridare dal balcone dicendo che dovevamo tornare a casa. Forse ha pensato che eravamo al Corso a passeggiare in bicicletta violando le regole in vigore, per cui ho avuto una reazione immediata e non ho esitato a risponderle che stavamo tornando dal lavoro. Mi piacerebbe stare a casa per proteggermi di più, invece il nostro ruolo di farmacisti è quello di dare un contributo per la tutela della salute pubblica soprattutto in questo momento”. Ma non si è trattato di un caso isolato. “Mi è capitato anche un altro episodio dello stesso tenore davanti alla farmacia: stavo organizzando i lavori per la sanificazione dei locali che facciamo una volta a settimana quando una signora mi ha buttato una bacinella di acqua dall’alto per farmi andare via. Per fortuna sono riuscita a scansarmi, ma mi è sembrato un gesto grave, frutto di un fraintendimento”.

 

 

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