Bari o Napoli? Napoli o Bari? La famiglia De Laurentiis, proprietaria del Napoli dal 2004 e del Bari dal 2018, vuole difendere la doppia proprietà e ha presentato un ricorso contro il paletto fissato dalla Federcalcio nel consiglio del 30 settembre: prima dell’inizio della stagione calcistica 2024-2025 due club non potranno avere lo stesso proprietario. Al momento, questa situazione – la stessa vissuta a Salerno fino alla promozione dei granata in serie A il 10 maggio dello scorso anno – riguarda due imprenditori: De Laurentiis (Napoli e Bari) e Setti (Verona e Mantova). Al vertice del girone C di serie C, il presidente Luigi De Laurentiis ha confermato che la sua famiglia attende gli sviluppi del ricorso. Con fiducia, convinta che una soluzione possa essere trovata e che il gruppo possa continuare ad occuparsi del Napoli e del Bari. Peraltro, i tempi potrebbero accorciarsi se il Bari – al momento primo in classifica – riuscisse a realizzare la doppia promozione in due campionati, come è accaduto al Napoli con Reja: alla fine del torneo cadetto 2022-2023 il club pugliese potrebbe trovarsi in A e in quel caso cosa accadrebbe? De Laurentiis jr aveva avviato una rivoluzione dirigenziale un anno fa, quando i risultati iniziarono a non essere all’altezza delle aspettative, sganciando il Bari dal controllo tecnico di Giuntoli, il direttore sportivo del Napoli, e dei suoi collaboratori. La squadra si è rilanciata e le prospettive sembrano finalmente incoraggianti per un’altra grande piazza del Sud, che aveva vissuto i suoi anni migliori durante la gestione Matarrese. In questo progetto Luigi, che affianca il padre nell’attività cinematografica, ci crede anche per difendere un investimento milionario. E spera di non dover arrivare a una scelta tra due anni o anche prima.
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