Ergastolo per Salvatore Carfora, il 38enne di Torre Annunziata che l’1 febbraio 2021 uccise a coltellate la sua ex compagna Sonia Di Maggio, di 29 anni. La Corte d’Assise di Lecce ha condannato alla massima pena l’uomo, che, reo confesso, raccontò di aver sorpreso la giovane per strada a Specchia Gallone – frazione del comune di Minervino di Lecce – mentre passeggiava con l’uomo per cui lo aveva lasciato e di averla aggredita con 31 coltellate inferte al capo, al collo e al volto. La Corte ha disposto anche l’isolamento diurno per un anno. L’omicidio era stato preannunciato da una serie di messaggi minacciosi nei quali Carfora intimava ai due di interrompere la loro relazione. La sera del 1 febbraio i due fidanzati stavano andando a piedi a fare la spesa quando vennero sorpresi da Carfora che era arrivato in paese a bordo di un autobus di linea preso dopo aver raggiunto Lecce in treno. Dopo avere aggredito e ucciso la giovane, Carfora era fuggito ma era stato rintracciato poco dopo nei pressi della stazione di Otranto dove era in procinto di prendere un treno. I giudici hanno disposto anche l’interdizione perpetua dai pubblici uffici e il risarcimento in separata sede delle parti civili, i genitori e la sorella della vittima e l’associazione “Gens Nova”. «Stavamo andando al supermercato io e lei da soli, poi è sbucato lui, l’ha presa dal collo e ha cominciato ad accoltellarla, e ha continuato dandole più di una ventina di coltellate. Lei ha cercato di liberarsi e io nel frattempo stavo cercando aiuto e non c’era nessuno, poi mi sono messo ad urlare ed è arrivato qualcuno. Ma lui era già scappato e lei stava a terra». È il racconto agghiacciante fatto in diretta Tv a Mattino Norba da Francesco Damiano, 29 anni carpentiere, il fidanzato di Sonia, che era con lei al momento dell’omicidio.

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