Il Napoli saluta degnamente il capitano Lorenzo Insigne, non facendosi prendere dalla commozione e assicurandosi il terzo posto con un 3-0 netto e meritato che lascia aggrappato il Genoa solo a qualche tenue possibilità aritmetica di salvezza. Per i rossoblù sarà Serie B se questa sera contro l’Inter il Cagliari vince (portando la salvezza a 4 punti) o perde (si potrebbe arrivare al massimo a pari punti con la Salernitana con cui il Genoa è sotto negli scontri diretti), mentre in caso di pareggio si dovrebbe sperare in una (difficile) conclusione di stagione a pari punti (31) con i sardi e la Salernitana: solo in questo caso la classifica avulsa salverebbe i liguri. Della festa prima della partita per Insigne parliamo a parte. Ma è logico che le forti emozioni per il capitano e i suoi compagni possano togliere un pizzico di concentrazione. Normale anche che un Genoa concentrato per darsi ancora una chance di salvezza provi subito ad aggredire l’avversario. E in effetti Blessin schiera una squadra “alta” che non dà fiato ai portatori di palla azzurri, che inizialmente faticano a uscire. La prima occasione vera fa sussultare le migliaia di tifosi genoani arrivati a Napoli: Yeboah si smarca bene al limite e scaglia un destro che colpisce la traversa. Blessin deve rinunciare anche all’esperienza di Badelj (che si stira) e inserisce Frendrup. La squadra di Spalletti fatica a uscire ma quando lo fa mostra la qualità poi dei suoi attaccanti. Con Insigne e Mertens che inventano triangoli che manco Pitagora. Ma l’occasione più grande è ancora del Genoa con Yeboah che lancia verso Ospina Portanova che ritarda a caricare il sinistro. Il Genoa non coglie l’attimo fuggente che nell’azione successiva coglie il Napoli. Di Lorenzo crossa al bacio per Osimhen che con un imperioso terzo tempo stacca altissimo e segna. Ora sono gli azzurri a dare spettacolo e a sfiorare più volte il raddoppio con il Genoa che è costretto a rimanere basso per difendersi. Un Insigne ispirato meriterebbe il gol dopo essere andato via in area con tanto di sombrero, ma Sirigu gli chiude lo specchio. È poi Mertens a dare spettacolo verticalizzando e trovando traiettorie impensabili per giocatori normali. Ma Osimhen fallisce il tocco a pochi metri da Sirigu. Il Genoa riparte forte nella ripresa e ancora Portanova si ritrova solo davanti a Ospina, ma tira addosso al portiere che esce bene. Il Napoli in contropiede però con Mertens che lancia ancora Osimhen resta pericoloso. Blessin prova a inserire Hernani per dare qualità al centrocampo ma proprio il brasiliano commette in area un ingenuo fallo di mano. E lo stadio esplode perché sul dischetto va Insigne. Lorenzo però colpisce il palo e sulla respinta segna Di Lorenzo, ma dal Var arriva la segnalazione: qualche genoano è entrato in area prima. Insigne torna sul dischetto e stavolta non sbaglia. Il Genoa inserisce anche Destro e prova la disperata di rimontare. Ma lascia praterie, sfruttate dal neo entrato Lobotka che con una grande azione personale corre per 50 metri e conclude con un gran destro: suo primo gol con la maglia del Napoli! E nel finale c’è ancora tempo per la standing ovation per Insigne che Spalletti sostituisce e poi abbraccia e solleva da terra con affetto.