«Nonostante la scadenza dei superbonus sia fissata alla fine del 2023, le dichiarazioni del premier Mario Draghi hanno bloccato il meccanismo. Banche, Poste, Cassa depositi e prestiti e tanti altri operatori hanno sospeso l’acquisto dei crediti fiscali e le imprese del settore sono in crisi. Altri paletti sono stati fissati per complicare il tutto: relazione di congruità dei prezzi, rispetto dei Ccnl per gli operai, la Soa. Draghi ha parlato di prezzi triplicati, di megatruffe. Ma se c’è qualcuno che imbroglia, che lo si metta in galera lasciando lavorare gli onesti. Questa, in sostanza, la protesta. Qualcuno ha parlato di banconota fiscale non spendibile. Tutto molto bello, a chiacchiere: lavori da 100 mila euro che si trasformano in 110 mila, proprietari e condomini che non tirano fuori un centesimo per abbellire i loro immobili. Ma se a valle non c’è qualcuno che tira fuori i soldi, quello veri, come potrebbero le imprese pagare dipendenti e fornitori?». Così Rossano Ricciardi, presidente della Atc, l’associazione tecnici e costruttori, sintetizza le ragioni della manifestazione – organizzata con l’Anaci – in programma mercoledì 1 giugno alle 10 con un un corteo che partirà da piazza della Borsa, a Napoli.
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