Con 221 sì, il governo Meloni ottiene la fiducia sulla legge di Bilancio. Anche oggi, però, è stata una giornata tormentata per la manovra, che accusa due errori in altrettante tabelle allegate. Il governo ha già presentato due emendamenti per le correzioni. Il ministro Giorgetti (Economia): turbolenze, l’importante è atterrare. In questo clima confuso Pd, Cinquestelle e Alleanza Verdi e Sinistra annunciano il loro voto contrario. Serracchiani: “Una manovra vigliacca, per voi la povertà è una colpa”. Salvini: manteniamo promesse elettorali. La Camera ha approvato gli emendamenti alla legge di bilancio presentati dal governo e votati dopo il via libera alla fiducia. Le due modifiche sono state infatti approvate nel corso delle votazioni sui restanti articoli della manovra. Il primo emendamento si riferisce a un aggiustamento tecnico su alcune coperture. Il secondo emendamento assegna 20 milioni di euro per l’acquisto di Villa Verdi – dove visse il compositore in provincia di Piacenza – e 400 mila euro per il contrasto alla peste suina nell’Alessandrino, in Piemonte. Le opposizioni protestano in aula a Montecitorio per i due nuovi emendamenti presentati dal governo alla manovra e da votare, dopo la fiducia, con le tabelle della legge di bilancio. Tutti i gruppi di minoranza hanno sottolineato l’irritualità di modificare il testo dopo la fiducia e invitato “a non creare un precedente con una furbata regolamentare”, come detto dal deputato Pd Ubaldo Pagano. Il primo emendamento si riferisce a un aggiustamento tecnico su alcune coperture. Il secondo emendamento assegna 20 milioni di euro per l’acquisto di Villa Verdi e 400 mila euro per il contrasto alla peste suina in Piemonte. Il presidente di turno dell’aula, Giorgi Mulè, ha spiegato ai deputati che “il regolamento riconosce al governo la titolarità di presentare emendamenti in corso di seduta finche non sia iniziata la votazione dell’articolo a cui viene riferito. Gli emendamenti vengono votati dall’aula possono essere subemendati, tanto è vero che è stato dato un termine per i subemendamenti”. Quest’ultima comunicazione ha però sollevato ulteriori proteste dell’opposizione, i cui deputati hanno affermato di non essere stati avvisati del termine per i subemendamenti. “La comunicazione è stata inviata ai gruppi via fax e via mail invitando a presentare i subemendamenti tra 17,30 e le 18,30”, ha replicato Mulè.
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