L’Italia è uscita ufficialmente dalla Via della Seta con una nota consegnata a Pechino nei giorni scorsi. La notizia, anticipata dal Corriere della Sera, viene confermata all’ANSA da fonti informate. La mossa è stata preceduta da una missione in Cina del segretario generale della Farnesina Riccardo Guariglia in estate e a seguire dalla visita del ministro degli Esteri Antonio Tajani: incontri in cui è stata confermata l’intenzione di coltivare il partenariato strategico tra i due Paesi e in cui sono stati avviati fra gli altri i passi preparatori per la visita del capo dello Stato Sergio Mattarella l’anno prossimo in Cina. “No comment”: è la risposta di Palazzo Chigi interpellato a proposito dell’ufficializzazione da parte del ministero degli Esteri della volontà italiana di di non estendere la durata del memorandum sulla nuova via della Seta oltre la scadenza del periodo di validità (22 marzo 2024). La comunicazione è stata inviata dalla Farnesina nei giorni scorsi all’ambasciata della Repubblica popolare cinese. Resta ferma, si chiarisce nella missiva, la volontà “sviluppare e rafforzare la collaborazione bilaterale” tra i due Paesi.