Ha frodato il fisco per oltre 60 milioni di euro utilizzando fatture per operazioni inesistenti create da societa’ costituite ad hoc, ha distrutto tutta la contabilita’ e messo al sicuro i proventi illeciti con la costituzione di fondi patrimoniali.

Lo ha scoperto, e arrestato, la Guardia di Finanza di Frosinone che ha anche sottoposto a sequestro i suoi beni. La frode e’ stata possibile con il ricorso a prestanomi che utilizzavano fatture per operazioni inesistenti emesse da altre societa’ che non svolgevano alcuna attivita’ economica, ma che si preoccupavano esclusivamente di emettere fatture false, sempre gestite dallo stesso soggetto e prive di qualsiasi mezzo, bene o dipendente. Una volta ottenuto un credito Iva soddisfacente e l’abbattimento di tutti i ricavi (grazie ai costi fittizi delle fatture false), anche queste societa’ emettevano fatture false a beneficio di nuove societa’, sempre riferibili allo stesso soggetto, che potevano cosi’ vantare crediti Iva ed annullare i debiti tributari. A questo punto scattavano le operazioni di distruzione di ogni traccia di tali societa’ fasulle: i prestanome che le amministravano per conto dell’indagato ricevevano l’ordine di ritirare la documentazione dal commercialista e di incendiarla. I particolari saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa che si terra’ alle 11 presso il Comando Provinciale della Guardia di Finanza, via Cavour 55 a Frosinone.

 

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