Farmaci anti Aids, vaccini anti vaiolo contro il bioterrorismo, betacarotene: il tabacco puo’ diventare una biofabbrica per produrre molecole di interesse farmaceutico e integratori alimentari come emerge dalle ricerche presentate oggi a Benevento durante la ”Giornata dell’Innovazione in Agricoltura”.

L’iniziativa e’ organizzata da Futuridea, Innovazione utile e sostenibile, in collaborazione con Consorzio Consdabi, assessorato all’Agricoltura Regione Campania, consorzio Gal Cilsi dell’Irpinia, Gruppo Azione Locale (Gal) Molise, Provincia di Benevento, gruppo Mataluni. Le ricerche sono tutte in corso a Napoli. I ricercatori del Cnr e dell’Istituto Pascale hanno ottenuto piante di tabacco transgeniche, inserendo nel Dna della pianta un gene del virus Hiv per far produrre alla pianta la proteina Gag, attualmente in sperimentazione sui topi, che agisce come antivirale contro l’Hiv. La pianta si e’ dimostrata anche una biofabbrica di vaccini: ”con il Cnr – ha spiegato Luigi Frusciante dell’universita’ Federico II – abbiamo ottenuto piante di tabacco in grado di produrre un vaccino contro il vaiolo, inserendo nella pianta un gene del vaiolo”. Sebbene la malattia sia stata eradicata, spiega la ricercatrice Manuela Rigano della universita’ Federico II, e’ una delle malattie prese in considerazione dal bioterrorismo. Non solo vaccini, dal tabacco e’ possibile ottenere anche integratori alimentari: lo dimostrano i ricercatori del Cnr, universita’ Federico II e universita’ di Salerno che inserendo nel dna del tabacco il gene di un batterio, riescono a produrre betacarotene.

 

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