Ogni giorno picchiava con violenza il suo cane, una femmina di razza pitbull. Ma l’intervento dei carabinieri, allertati dall’Oipa (Organizzazione italiana protezione animali), ha permesso di salvare l’animale. E’ accaduto vicino a Bergamo dove, “a seguito di una segnalazione, la sezione Oipa – riferisce la stessa associazione – ha effettuato un sopralluogo nei pressi di un’abitazione di Telgate.
Un lungo appostamento ha permesso di verificare la veridicita’ di quanto riportato ed e’ immediatamente scattata la denuncia ai carabinieri di Grumello dal Monte. Alla vista del filmato che testimoniava le violenze inferte all’animale, hanno tempestivamente effettuato un blitz nell’appartamento dell’uomo che ha ammesso i maltrattamenti”. “Ogni sera – precisa l’Oipa – l’uomo, un pregiudicato irregolare gia’ noto alle forze dell’ordine, tornava a casa e massacrava di botte il cane, una giovane femmina di razza di pitbull confinata a vivere sul balcone, a tal punto che le urla del cane venivano sentite dai vicini che, allarmati, gridavano che avrebbero chiamato i carabinieri. Ma l’uomo ha ignorato le minacce e per diversi mesi ha continuato ad infierire sul povero animale, sia sul balcone che in garage o al parco, colpendola con raffiche di pugni fino a farle vomitare sangue. Il cane, che non era regolarmente microchippato, e’ stato quindi sottratto alla custodia dell’uomo e condotto presso il canile sanitario di Grignate per tutti i controlli veterinari del caso. I volontari dell’Oipa si stanno occupando ora della ricerca di una nuova casa, a Bergamo e provincia”, per l’animale che conserva un'”indole molto dolce e pacifica”. “Questa vicenda deve servire da esempio a quanti assistono a violenze su animali e per omerta’ non denunciano i responsabili alle autorita’ competenti – sottolinea Davide Ambrosone, delegato Oipa Bergamo – Se le persone che hanno assistito al pestaggio di questo cane avessero girato la testa dall’altra parte, ora sarebbe probabilmente morto. Denunciare i reati e’ una precisa responsabilita’ di ogni cittadino e la collaborazione tra cittadini, associazioni e forze dell’ordine deve orchestrarsi in un circolo virtuoso che porti a contrastare efficacemente soprusi di questo genere”.