Un esame del sangue per predire il rischio di morte improvvisa nei pazienti con scompenso cardiaco, la malattia del ‘cuore stanco’ sempre piu’ diffusa a causa dell’invecchiamento della popolazione. La novita’, un’analisi genetica non ancora sul mercato

ma promettente secondo gli studi condotti finora, arriva dal Congresso 2012 della Societa’ europea di cardiologia (Esc), in corso a Monaco di Baviera. Secondo gli esperti, una volta disponibile nella routine clinica, il test aiutera’ a individuare i pazienti che possono trarre piu’ benefici dall’impianto di un defibrillatore nell’anno successivo. Oggi, spiega infatti Samuel Dudley dell’University College of Illinois di Chicago, ”piu’ della meta’ dei pazienti che ricevono questi device non ne avrebbero realmente bisogno, mentre altrettanti malati che potrebbero davvero avvantaggiarsene restano senza impianto”.

 

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