L’ha perso di vista all’uscita da un supermercato, quando si era allontanato per andare al bagno, e l’ha ritrovato in ospedale; il figlio, un colosso di quasi due metri, autistico, era sedato e a portarlo era stata la polizia. Una storia che risale al 22 settembre scorso, a Verona, ma adesso e’ scoppiata come un petardo perche’ la madre, originaria del Camerun, accusa gli agenti di non essersi accorti dei problemi del figlio e di averlo scambiato per uno spacciatore, uno dei tanti da portare a fare le radiografie per vedere se ha ingerito ovuli di droga.
Una vicenda che la donna ha raccontato a ‘Repubblica’ e che si e’ caricata delle frasi dette dal medico che ha in cura il giovane, il dottor Massimo Montinari. A cercare di chiarire il tutto e’ intervenuto oggi il questore di Verona Michele Rosato difendendo l’operato dei suoi uomini e spiegando che si e’ trattato di un intervento dovuto solo alla richiesta di un passante che aveva visto il giovane molto agitato e con comportamenti violenti. Al controllo, ha ricordato, il ragazzo era risultato privo di documenti o di altre indicazioni relative all’eventuale suo stato di salute. Il racconto della madre, da anni in Italia e sposato con un professionista della Costa d’Avorio, parla di un referto del medico di guardia dell’ospedale di Verona in cui si dice che il collega del 118 e gli agenti gli hanno posto ”il problema di ingestione di ovuli”. Montinari ha rincarato la dose sostenendo che il ragazzo e’ stato ”considerato un trafficante di droga”. ”Come e’ possibile – si e’ chiesto – che non si siano accorti che si trattava di un ragazzo autistico?”. Ad accorgersi del problema del ragazzo lo stesso medico di guardia, una dottoressa che ha poi avvisato i genitori. ”Non e’ vero – ha detto il questore Rosato – che il giovane e’ stato sedato per trovare gli ovuli, semplicemente nelle condizioni in cui e’ stato trovato non poteva essere trasportato all’ospedale ne’ con l’ambulanza, ne’ con l’auto della Volante”. ”Siamo intervenuti in una strada di Verona – ha spiegato – perche’ un cittadino ci ha segnalato che un ragazzo di grossa corporatura aveva comportamenti violenti. Gli agenti hanno accertato che il giovane era in forte stato di agitazione, non aveva documenti e nemmeno un biglietto con indicato un numero cui rivolgersi in caso di emergenze”. ”La prassi – ha sottolineato Rosato – e’ questa per chi non sta bene di salute. Quindi gli agenti diligentemente hanno allertato il 118”. ”Con altrettanta professionalita’ e celerita’ – ha aggiunto – i sanitari sono intervenuti e per calmare il ragazzo che era molto agitato. Una diagnosi di autismo non e’ certo possibile da fare all’istante, anche per un medico, quindi il giovane e’ stato sedato e trasportato in ospedale dove sono stati fatti gli accertamenti del caso. L’aspetto medico poi lo lascerei commentare ai sanitari veronesi che sono molto competenti”. Sul solo piano delle ipotesi, pero’, il questore ha ricordato che ”la rottura di un ovulo” puo’ avere come conseguenza atteggiamenti caratterizzati da forte agitazione. La Questura, poi, il giorno dopo ha telefonato alla famiglia per spiegare cosa era successo offrendo di aprire le porte della sede per risolvere eventuali problemi di natura psicologica.