”Secondo i dati Istat resi noti oggi, la produzione industriale e’ scesa a luglio dello 0,7% su base mensile e dell’1,6% su base annua. Per il Codacons questi dati dimostrano quanto il Governo sia incosciente ad avere aumentato l’Iva dal 20 al 21%, una decisione irresponsabile che da un lato colpisce le famiglie numerose che consumano di piu’ e dall’altro va ad incidere pesantemente su settori gia’ in crisi come quello delle auto e dell’abbigliamento.

Secondo i dati di oggi, infatti, la produzione di autoveicoli e’ in calo tendenziale del 16,3%, mentre la voce tessile, abbigliamento, pelle e accessori registra un -20%. In pratica l’aumento dell’Iva in questi settori significa dare il colpo di grazia a chi e’ gia’ con l’acqua alla gola”. E’ quanto si legge in una nota del Codacons. Per il Codacons ”questi dati dimostrano come la manovra del Governo non solo sia iniqua, ma sia anche controproducente per il Paese, dato che aggrava il problema dell’Italia, ossia la sua bassa crescita. E’ evidente, infatti, che fino a che in consumi non ripartiranno, le industrie non potranno aumentare la loro produzione ed il Pil non potra’ crescere”. ”Ecco perche’ il Governo dovrebbe tornare sui suoi passi e, piuttosto che aumentare l’Iva, tornare all’impostazione iniziale sul contributo di solidarieta’, che colpendo redditi comunque elevati, sopra i 90.000 euro, non avrebbe, a differenza dell’Iva, effetti sulla riduzione dei consumi o peggio ancora sull’inflazione”, conclude Il Codacons.

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