Non si ferma la lotta dei soccorritori per raggiungere le zone colpite dal tifone Bopha nelle Filippine, mentre il bilancio delle vittime continua a salire: finora, sono quasi 280 i morti accertati e centinaia i dispersi, mentre quasi 180mila persone sono rimaste senza casa.
Oltre 250 vittime sono state registrate nelle cittadine di New Bataan e Monkayo, sull’isola di Mindanao, dove i venti hanno raggiunto i 210 chilometri all’ora. Altre 21 persone sono morte in altre zone dell’isola e in quelle vicine. “Intere famiglie sono state spazzate via”, ha riferito il segretario dell’Interno, Mar Roxas, recatosi al sud per verificare i danni, “difficile trovare una struttura che non sia danneggiata”. (AGI) (AGI/AFP) – Manila, 5 dic. “Dobbiamo portare urgentemente in queste aree sacchi per i corpi, medicine, vestiti asciutti e, cosa piu’ importante, tende perche’ i sopravvissuti sono costretti a stare all’aperto”, ha aggiunto il segretario del Welfare, Corazon Soliman. Secondo i rappresentanti del governo di Manila, 279 persone risultano ancora disperse, mentre altre 339 sono rimaste ferite. Il bilancio, tuttavia, e’ destinato a salire dal momento che i soccorritori non sono ancora riusciti a raggiungere alcune zone rimaste tagliate fuori dalla violenza del tifone. Da Manila, il presidente Benigno Aquino ha espresso la speranza che il Paese possa imparare ad affrontare i frequenti disastri naturali che lo colpiscono, sottolineando che le vittime del tifone Bopha, nonostante siano nell’ordine delle centinaia, sono comunque al di sotto di quelle registrate in occasione della tempesta tropicale Washi che nel dicembre 2011 fece 1.200 morti, lasciando centinaia di migliaia di sfollati a Mindanao.