NAPOLI – Cultura come esperienza sensoriale tra forme e colori, un viaggio estetico che travalica la conoscenza artistica e si affaccia a situazioni diverse vissute da una città come quella partenopea diventando, in particolare, cultura della sicurezza, un tema delicato che riguarda la protezione psicofisica dei cittadini e la tutela del territorio e delle strutture.

Si potrebbe riassumere così il dibattito tenutosi nella serata di venerdì 14 dicembre 2012 presso il Complesso di S. Maria La Nova nell’omonima piazza, a Napoli, un convegno, denominato ‘Cultura a Napoli fra utopia e realtà’, che ha visto gli interventi di numerosi esponenti del mondo politico, scolastico, culturale ed associativo della città e della provincia di Napoli. A moderare il dibattito Antonio Vitale, medico e organizzatore da più di dieci anni di iniziative e conferenze di stampo culturale , per il quale “non è mai facile riassumere con poche battute quello che è un concetto basilare e così ampio come la cultura, che rappresenta un vero ed inestimabile patrimonio dell’essere umano, inteso come pensante. Si va dalla storia all’arte fino alla teologia – conclude – e tutto ciò che gira intorno al sistema uomo può essere definito come parte integrante della cultura”. Particolarmente intenso l’intervento di Luigi Rispoli, Presidente del Consiglio della Provincia di Napoli: “Dopo tanti anni siamo ad una svolta – spiega – perché per molto tempo si è parlato del Centro Storico e della necessità di doverlo rigenerare e considerare una vera e propria risorsa della nostra città, un punto di partenza forte dal quale poter costruire anche una prospettiva di sviluppo economico e sociale, un elemento che possa consentirci di erigere un sistema economico dopo che in questi anni si è parlato spesso di Napoli come città turistica, però spesso perdiamo quelle occasioni che ci consentirebbero di fare il salto di qualità”. Incalzato dalle domande dei presenti, Luigi Rispoli ha anche colto l’occasione per fare un riferimento all’America’s Cup, kermesse che ha attratto tanti visitatori stranieri in città, “anche se – dichiara – il neo di questa manifestazione sportiva è che ci siamo piegati a delle condizioni a mio parere inaccettabili, una delle quali è che tutti gli eventi debbano svolgersi all’interno del villaggio, cercheremo in una possibile nuova edizione di rompere questo diktat perché a noi interessa promuovere anche altri luoghi del capoluogo campano”.

 

L’Associazione nazionale Guardie Particolari Giurate, della quale è presidente Giuseppe Alviti, era presente al dibattito tramite la propria responsabile stampa Emilia Sensale, intervenuta sul tema della sicurezza del territorio e della cittadinanza, palesando le difficoltà che la categoria incontra quotidianamente e la volontà di un effettivo modello di collaborazione con le Forze dell’Ordine a favore della tutela delle persone e dei siti di interesse turistico ed artistico e non solo. “L’AGPG ha appreso che recentemente a Perugia – sottolinea la giornalista 23enne, tra i relatori dell’incontro – è stato firmato il protocollo d’intesa ‘Mille occhi sulla città’, grazie al quale gli istituti di vigilanza possono coordinarsi con le Forze dell’Ordine intervenendo a favore della sicurezza della cittadinanza. Ebbene, il medesimo accordo è stato siglato tra Forze dell’Ordine, Polizia Municipale e Istituti di vigilanza nell’aprile del 2011 qui a Napoli – rivela – e la firma è stata annunziata dall’allora Prefetto di Napoli Andrea de Martino, il protocollo prevedeva l’utilizzo delle GPG a supporto delle Forze dell’Ordine per essere occhi e orecchie delle autorità già presenti capillarmente sul territorio, eppure è rimasto un foglio inutilizzato, un accordo che poteva ridare dignità alla figura della Guarda Giurata ancora legata al TULPS, il Testo Unico sulle Leggi Per la Sicurezza emanato addirittura nel Regio Decreto 1931”.

L’incontro è stato organizzato dall’Associazione Culturale ACLI ‘Napoli Centro Storico’ e dal Centro Studi Athenaeum 2000, quest’ultimo rappresentato per l’occasione dalla direttrice Rosalba Alba Monaco, con il Patrocinio della Provincia di Napoli. Il dibattito ha visto la partecipazione, inoltre, di Antonio Pariante, in rappresentanza del ‘Comitato civico Portosalvo’, che ha voluto rivolgere l’attenzione all’importanza di sensibilizzare fin dai primi anni di scuola i cittadini partenopei sul valore della tutela dei monumenti e degli edifici storico-artistici con una particolare rilevanza all’esistenza di progetti UNESCO, poi di Marco Bocchino in rappresentanza delle associazioni di artigianato campane e di Simona Pucciarelli, intervenuta per parlare di tutela dell’ambiente, registrando poi gli interventi di Carla Cecere per l’associazione ‘Napoli città invisibile’, discutendo della possibilità di coinvolgere maggiormente la cittadinanza di ogni età nei confronti dei siti di arte e cultura, e di Ivan Triunfo che ha illustrato il progetto ‘Apprezza l’arte e mettila da parte’, attraverso il quale si intende attuare un programma multidisciplinare di riequilibrio psicofisico rivolto a varie fasce sociali di età, a partire dai bambini della scuola primaria per poi passare ai ragazzi delle scuole medie dei giovani delle scuole di secondo grado.

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