Salvo per una manciata di voti: Montecitorio ha evitato l’arresto all’ex collaboratore del ministro Tremonti con soli tre voti in più rispetto a quelli che servivano. I contrari all’arresto sono stati 312, la maggioranza richiesta era di 309.
I favorevoli all’arresto si sono fermati a quota 305, che in realtà erano 306, perché il voto del vicesegretario del pd Enrico letta non è stato registrato per un errore tecnico. La maggioranza può tirare un sospiro di sollievo, ma la votazione non è stata facile: sono 7, secondo i tabulati delle votazioni, i franchi tiratori che hanno votato con le opposizioni per l’arresto. Il dato emerge analizzando le presenze dell’aula: l’opposizione schierava 299 deputati, mentre i sì all’arresto sono stati 306. I banchi della maggioranza, altro segno di disagio, non erano al completo. Mancavano otto deputati: sei del Pdl, uno della Lega, uno di Noi sud. E non tutti erano assenti giustificati. ”Solo sette voti?”. E’ la domanda che il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi rivolge quasi incredulo e visibilmente irritato al ministro della Difesa, Ignazio La Russa, al momento della proclamazione dei voti che hanno negato l’arresto – appunto con sette voti di differenza tra maggioranza e opposizione – a Marco Milanese. La scena è stata ‘catturata’ da una telecamera dalle tribune e pubblicata sul sito di Repubblica. Malumore nel gruppo del Pdl per l’assenza del ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, in volo per Washington, dove prendera’ parte alla riunione del Fondo monetario internazionale. A quanto si apprende, alcuni deputati pidiellini avrebbero giudicato ‘ immorale’ l’assenza del titolare del Tesoro “Lo avevo detto che la Lega non avrebbe fatto cadere il governo. Abbiamo dimostrato di essere alleati leali’. Così Umberto Bossi commenta l’esito del voto. “E’ umanamente vergognoso che il ministro Tremonti oggi non fosse in aula. Nella vita, come in politica, bisogna essere uniti nella buona e nella cattiva sorte. Noi ci abbiamo messo la faccia in nome del garantismo e in difesa delle prerogative del Parlamento. Non abbiamo visto la sua ed è ingiustificabile”. Lo afferma Daniela Santanché, sottosegretario all’Attuazione del programma, commentando l’assenza del ministro dell’Economia, Giulio Tremonti.