Blitz di deputati e senatori in Parlamento. “Vogliamo leggere le carte – dicono all’unisono poco dopo aver varcato il portone di Montecitorio – e avere tutte le informazioni possibili prima di firmare le carte” per diventare parlamentari.

Fatto sta che non essendo ancora stati proclamati i futuri membri del Parlamento inizialmente sono rimasti ‘confinati’ tra l’ingresso e i tornelli dei controlli. Contattata quindi inizialmente per telefono l’amministrazione della Camera ha poi organizzato un incontro. Il primo gruppo di grillini arriva poco dopo le 10: sono sei in tutto, vengono da Piemonte e Lombardia, e sono approdati a Montecitorio con l’intenzione di portarsi via “tutte le carte” che a giorni dovranno firmare e “tutte le informazioni” per capire come riorganizzare i fondi a disposizione di deputati, senatori e gruppi. Nel giro di un’ora, il gruppo si infoltisce (mentre qualcuno si dirige al Senato) e alle 11.30 viene accolto nella stanza del ‘Servizio competenza dei parlamentari’ di Montecitorio. Attraversano i corridoi con aria incuriosita e sono accolti, da funzionari e commessi, con un’aria di stupore anche maggiore: “E’ questa la strada?”, chiede uno di loro arrivato nell’ampio corridoio dove si trova la stanza della riunione. “Come? – replica un commesso – questa non è una strada, è il corridoio del secondo piano, quello delle tribune e della Presidenza…”. “Sì, sì…scherzavo!”, replica il neoletto.

 

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