GIOIA SANNITICA – Una delibera che è un semplice invito, una timida sollecitazione per sapere il contributo economico da caricare sulle spalle del comune. E così faranno anche gli altri comuni. L’atto ufficiale c’è, pur senza il “timbro” della copertura finanziaria, da parte della giunta comunale di Gioia Sannitica intervenuto sulla questione della conservazione degli uffici del giudice di pace .
Entro il 29 aprile i comuni devono far sapere se intendono accollarsi le spese di gestione del servizio giudiziario in questione . Le conclusioni dell’atto approvato dalla giunta Fiorillo sono quelle “di richiedere al Consiglio dei Ministri il mantenimento dell’Ufficio del Giudice di Pace di Piedimonte Matese e di Capriati a Volturno, impegnandosi, a seguito della determinazione dei costi complessivi, e limitatamente alla sede mandamentale di appartenenza, a farsi carico in forma associata tra i Comuni interessati, delle spese di funzionamento e di erogazione del servizio giustizia nelle sedi di Piedimonte Matese e di Capriati a Volturno, ivi inclusi il fabbisogno del personale amministrativo, relativamente alla sede mandamentale di appartenenza”.
La delibera è stata inviata al consiglio dei ministri, al ministero della giustizia, al presidente del tribunale di S.Maria C.V., ai giudici di pace di Piedimonte e Capriati ed al presidente dell’ordine degli avvocati del foro casertano e dell’associazione locale degli avvocati. Una richiesta fac-simile che sarà adottata anche dalle altre amministrazioni. Il governo vuole accorpare gli uffici del giudice di pace e conta di recuperare 1944 giudici di pace e 2014 unità del personale amministrativo.
Michele Martuscelli