Silvio Berlusconi tramite i suoi difensori ha chiesto il rinvio dell’udienza in calendario il 18 aprile nella quale la Cassazione deve trattare l’istanza di trasferimento da Milano a Brescia dei processi Ruby e Mediaset. L’ex premier ha chiesto di “essere sentito personalmente” e ha avanzato un impedimento per le votazioni del Capo dello Stato.

 

Le due istanze di rinvio, una per il processo di primo grado sul caso Ruby e l’altra per quello in appello sulla vicenda Mediaset, e che portano la firma sia di Berlusconi sia dei suoi difensori, gli avvocati Niccolò Ghedini e Piero Longo, sono state depositate oggi in Cassazione. I due legali “chiedono di poter partecipare all’udienza camerale” in programma per giovedì prossimo e nella quale si tratterà la richiesta di trasferimento dei due procedimenti per legittimo sospetto e dove il senatore “Silvio Berlusconi chiede di essere sentito personalmente” . Con questa premessa Ghedini e Longo chiedono il rinvio dell’udienza ad altra data “per il legittimo impedimento” sia del Cavaliere sia “dei sottoscritti difensori” in quanto, essendo tutti e tre parlamentari, “sono stati convocati per lo stesso giorno” dell’udienza davanti agli ermellini, a partire dalle 10 alle Camere per “l’elezione del Presidente della Repubblica”. Nel caso in cui la Suprema Corte dovesse accogliere l’istanza di rinvio, dovrebbero slittare anche i due procedimenti milanesi sospesi rispettivamente il 25 e il 23 marzo proprio in attesa del pronunciamento della Cassazione sulla rimessione e rifissati per il 20 quello sui diritti tv, e per il 22 quello sul caso Ruby.

 

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