Milleduecentosedici distributori stradali di carburante ispezionati, e 174 irregolarita’ scoperte. E’ il bilancio dei controlli effettuati dalla Guardia di Finanza dall’inizio del mese di agosto. I controlli, spiega la Gdf in una nota, hanno riguardato l’osservanza degli adempimenti contabili ed amministrativi, il possesso delle autorizzazioni, la rilevazione delle giacenze, il controllo metrico ed il prelevamento di campioni per accertare l’effettiva erogazione e la qualita’ dei prodotti, l’integrita’ dei sigilli apposti alle colonnine di erogazione ed i prezzi esposti.

Nei casi piu’ gravi, 11 gestori sono stati denunciati alle Procure della Repubblica territorialmente competenti per frode in commercio o uso di strumenti di misura alterati e 59 colonnine o pistole erogatrici sono state sequestrate. In provincia di Napoli, alcuni automobilisti sono finiti ‘in panne’ poco dopo aver fatto il pieno. I finanzieri di Casalnuovo, hanno effettuato prelievi di campioni nei distributori della zona, individuando il responsabile. Le analisi chimiche, immediatamente eseguite in un laboratorio specializzato, hanno confermato la presenza del 15% di acqua, che rendono il prodotto non idoneo all’autotrazione. Il gestore e’ stato denunciato e l’impianto, con 12 colonnine e 2 cisterne contenenti oltre 20.000 litri di gasolio ‘annacquato’, e’ stato sequestrato. Sempre in provincia di Napoli, e’ stato scoperto un altro impianto con le schede elettroniche dei contalitri alterate. In questo modo oltre 1.200.000 litri sono stati venduti ‘in nero’ e le relative imposte trattenute dal gestore. In due impianti di Palermo, i finanzieri hanno scoperto la manomissione dei sigilli di taratura apposti dall’Ufficio Metrico e l’alterazione dei misuratori, con l’erogazione di carburante inferiore dell’8% rispetto a quanto visualizzato sui display. A Reggio Emilia, la benzina effettivamente erogata e’ risultata inferiore del 10% rispetto a quanto indicato. Il gestore e’ stato denunciato e la colonnina sequestrata insieme al carburante. Negli altri casi, 68 gestori sono stati sanzionati amministrativamente, tra cui 61 per violazione della disciplina sui prezzi esposti non corrispondenti a quanto indicato dalle colonnine dopo il rifornimento e 7 per rimozione dei sigilli che assicurano il corretto e regolare funzionamento degli impianti.

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