Non solo crolli a Pompei, anche problemi di gestione. Lo sottolinea la Uil beni culturali che punta il dito sulla concessione data alla Società Autogrill per il punto di ristoro allestito nei locali delle terme al Foro: “Contro un affitto mensile di 34,500 euro al mese,

la soprintendenza paga fatture per 400 mila euro l’anno per lo spurgo delle acque reflue”. E chiede al ministero dei beni culturali di “fare un’azione di responsabilità nei confronti di chi sta sperperando risorse pubbliche che potrebbero essere usate per la messa in sicurezza del sito”. La società, spiega il sindacato, “in base alla concessione n.87 del 27.01.2009 gestisce i locali destinati alla ristorazione. L’atto di concessione, all’art.13, prevede che il ‘concedente’, ovvero la Soprintendenza di Napoli-Pompei, provveda alla messa a norma degli scarichi dei reflui e relativa autorizzazione allo scarico e all’allacciamento alla fognatura comunale. O, in alternativa, che la stessa Soprintendenza provveda all’istallazione di un impianto di depurazione o alla raccolta e smaltimento dei liquami in vasca a tenuta stagna”. Tutto ciò “non è mai avvenuto- prosegue il sindacato- e il problema dello scarico dei reflui è stato gestito provvisoriamente dalla stessa società Autogrill che, in virtù della clausola contrattuale, gira le fatture direttamente alla Soprintendenza”. Ed ecco i conti ricostruiti dalla Uil: “per parte dell’anno 2010 la Società Autogrill ha girato fatture per le operazioni di spurgo di 301.319,00 euro e per i primi 5 mesi dell’anno 2011 altri 184.800,00 euro. A conti fatti la Società Autogrill arriverà alla fine del 2011 a girare fatture per oltre 400/420.000,00 euro”. A fronte di queste spese, continua la Uil, “Autogrill paga un canone di locazione di 34.500,00 euro mensili che non bastano neanche a ripagare le fatture che invece deve pagare per ‘obbligo contrattuale’ la Soprintendenza”.

 

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