CASERTA – L’inceneritore a Giugliano, i rifiuti seppelliti nei terreni di Casal di Principe e chissà quante altre località della nostra regione, Lo Uttaro. C’è davvero tanta carne a cuocere per i movimenti che si battono contro la devastazione ambientale in Campania che hanno deciso di scendere in piazza nonostante il ministro Orlando abbia deciso di non essere presente a Caserta per il convegno promosso presso la biblioteca diocesana. L’appuntamento per i comitati e attivisti e alle 17,30 in piazza Vanvitelli a Caserta-

Ecco l’appello

 

Martedì 17 settembre si è tenuta a Capua un’assemblea, convocata dal movimento NoGas, dove a confrontarsi sulle prospettive e i possibili sviluppi della battaglia in atto contro la speculazione e la devastazione ambientale in Campania sono stati diversi comitati e realtà in lotta sparse su tutto il territorio regionale, in particolare nelle province di Napoli e Caserta.

Ciò che è emerso è stata l’esigenza, sempre più impellente, di iniziare a costruire una strategia comune, che rompa gli argini dell’isolamento per fornire quanto prima una risposta che sia unica ed adeguata all’attacco sistemico che da decenni vede la triade politica/camorra/imprenditoria svendere i nostri territori speculando sulla salute e la dignità di intere comunità.

Senza cercare di trovare sintesi programmatiche immediate o scorciatoie politiciste utili solo a far incontrare ceti politici di ogni estrazione, si è scelto di partire dalla concretezza delle battaglie in atto e dalle rivendicazioni comuni che in esse vivono.

In questo senso, venerdì 20 settembre, a Caserta assisteremo all’ennesima venuta del Ministro Orlando che parteciperà ad un dibattito al quale sarà presente, tra gli altri, anche l’assessore regionale all’ambiente Romano.

Dal nostro punto di vista un’occasione da non lasciarsi sfuggire per far sentire, alle massime istituzioni competenti, la nostra voce e l’indignazione delle donne e degli uomini avvelenati da venti anni di attacco al territorio in nome del profitto. Non possiamo permettere, come campani, che questo ennesimo incontro possa passare indisturbato, come se niente fosse. Le istituzioni hanno il dovere di dare risposte alle famiglie distrutte dai lutti, a chi grida contro i roghi tossici senza essere ascoltato, a chi vuole sapere per quale motivo Capua debba subire il danno di un impianto inutile e dannoso come il gassificatore, a chi non ne può più del proliferare incontrollato di centrali elettriche buone solo a produrre utili per pochi, a chi, dopo aver subito la beffa truffaldina delle ‘eco-balle’ di Taverna del Re, oggi dovrebbe digerire un impianto che produce morte come l’inceneritore prospettato a Giugliano.

Per questi motivi rivolgiamo un appello ai comitati territoriali, ai collettivi, ai movimenti sociali, alle organizzazioni sindacali, ai singoli cittadini e a tutti coloro che hanno a cuore il destino della nostra terra, per scendere in presidio a Caserta, venerdì 20 settembre alle ore 18.00, per ribadire al ministro Orlando e all’assessore Romano che dopo tante chiacchiere e pesanti responsabilità è arrivato il momento di una netto e deciso segno di discontinuità, che le donne e gli uomini della Campania non delegheranno a nessuno la risoluzione di questi problemi, rivendicando il diritto alla partecipazione ed al controllo su tutti gli aspetti della vicenda a partire dalle bonifiche che non permetteremo vengano trasformate in un ennesimo business ai nostri danni.

Appuntamento alle 17:30 in Piazza Vanvitelli

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