E’ intitolata “Il Partito che vorrei” la relazione programmatica di Raffaele Vitale, segretario provinciale del Pd Caserta eletto domenica 11 novembre scorso da una platea di quasi 14 mila votanti.
All’Hotel Vanvitelli, la proclamazione, davanti alla platea dei 300 delegati eletti nell’Assemblea del partito.
“ Il Congresso provinciale è stato un grande momento di partecipazione democratica e quest’Assemblea rappresenta un nuovo inizio”. Comincia così la lunga relazione di Vitale che garantisce un percorso di cambiamento, di rilancio e, soprattutto, di impegno per il pd casertano.
E’ il momento di tradurre le istanze che arrivano dai territori, in fatti concreti, in programmi e progetti da realizzare con il contributo di tutti. E’ il momento di aprire le stanze della politica per accogliere la domanda di partecipazione che arriva dai circoli. Dobbiamo ristrutturare la dirigenza, anteponendo ad ogni altra condizione la qualità e l’onestà dei nostri rappresentanti in modo da lasciarci alle spalle il correntismo esasperato e, peggio ancora, i personalismi che abbiamo colpevolmente lasciato insinuare al nostro interno. Il nostro non sarà mai più il partito di qualcuno”, ha promesso.
Vitale che nel corso del suo intervento ha voluto accanto a sè Peppe Roseto proprio durante uno dei passaggi chiave del suo discorso, quello sulla legalità.
“La strada- ha indicato- sta nel recupero del rapporto di rappresentanza tra delegati e deleganti, tra i territori e i loro rappresentanti, questo è ciò che vogliamo dalle Istituzioni e questo è l’esempio che daremo nella selezione della nuova classe dirigente. Un vincolo, quello tra la dirigenza del Partito e la comunità casertana, rivolto non semplicemente al passato ma soprattutto al futuro, al Partito che vogliamo e che avremo, fatto di qualità, di competenze, di ideali, di continui momenti di confronto. Il tutto sostenuto da un forte coinvolgimento della base. Ai giovani soprattutto che hanno contribuito fattivamente alla rinascita di questo partito”.
Non sono mancati da parte di Raffaele Vitale accenni alle criticità del Pd a cominciare da quella distanza che oggi c’è tra il Partito Democratico e una parte del popolo di Terra Di Lavoro- ha spiegato- e che non possiamo di certo ignorare”.
E quindi i piani per il futuro: ambiente innanzitutto (prima iniziativa pubblica: una manifestazione contro la “terra dei fuochi” per dimostrare che sappiamo risolvere i danni che ci hanno causato) e quindi lavoro (proporremo tirocini e stage presso le amministrazioni a guida Pd), legalità, istituzioni e giustizia.
“Il Partito Democratico che vorrei, che vogliamo tutti insieme,è un partito compiuto, in grado di mettere la sua dirigenza e la sua base di migliaia di militanti al servizio della buona politica, della politica che si impegna e lavoro nell’interesse comune del bene collettivo”.