”Ci provoca sempre straniamento vedere le dimostrazioni muscolari esibite contro i migranti poveri che vivono della bancarella come ‘grandi operazioni contro la camorra’. Sicuramente le regole sono importanti, ma anche le soluzioni costruttive e l’umanità. L’ambulantato migrante aspetta da anni e da diverse amministrazioni nuove aree mercatali, da sempre promesse. Siamo ancora fermi all’unica esistente, il mercatino multietnico di via Bologna”. Lo sottolinea una nota del Forum antirazzista della Campania.

”Anche la pratica delle aree mercatali temporanee per il periodo delle feste – evidenzia il comunicato – è una pratica amministrativa applicata con discontinuità e scarso interesse. Come se la crisi non esistesse, come se anche gli ambulanti poveri, sia napoletani che immigrati non dovessero essere anche loro messi nella condizione di vivere onestamente. Sicuramente riconoscere diritti e possibilità a queste persone è una via più efficace per pretendere poi controlli sulla merce venduta. Rispetto alla quale va anche aggiunto che agli ambulanti immigrati, specie a quelli arrivati in Italia da poco, manca spesso anche un adeguata informazione sulle conseguenze legali della vendita di merce tarocca che acquistano solo per la sua economicità e la sua grande diffusione tra i grossisti del vesuviano”. Nel mirino del Forum quella che viene definita la ”campagna mediatica di un imprenditore napoletano, Lino Ferrara, organizzatore di Nauticsud e presidente dell’Unione Nazionale Armatori da Diporto, che ha avuto grande rilievo di stampa e si è auto-definito – sostengono – ‘imprenditore anti-ambulanti”’. ”Lo stesso, che oggi sul web rivendica il ‘merito’ dell’operazione ‘alto impatto’ della polizia municipale, si è però segnalato in generale per la pubblicazione di sconcertanti post sul suo profilo facebook”.

 

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