NAPOLI – “Napoli e’ la prima grande citta’ europea che realizza quanto indicato dai referendum sull’acqua pubblica”. Il sindaco Luigi de Magistris battezza cosi’ la societa’ che sostituira’ l’Arin spa e dovra’ gestire il servizio idrico integrato a Napoli. Il progetto e’ stato approvato a settembre scorso in giunta e ora ottiene l’approvazione del consiglio comunale.

La societa’ si chiamera’ appunto “Acqua Bene Comune Napoli” e sara’ gestita da un consiglio di amministrazione, da un presidente e da un direttore, nominati dal sindaco, che dovranno realizzare gli obiettivi fissati dal consiglio comunale. Per il sindaco la costituzione della nuova societa’ rappresenta una “buona pratica che, assieme ad altre, fara’ di Napoli un modello di buon governo”. Replicando alle polemiche dell’opposizione de Magistris rivendica un significato positivo a uno degli epiteti ricevuti. “Fanno bene a chiamarmi ‘cantastorie’ – dice – perche’ sono un sindaco che canta la storia che cambia. Chi vuole intendere altro e’ abituato male e a conservare un potere becero”. La gestione dei beni comuni, come acqua, conoscenza, paesaggio e internet, rappresenta anche un modello alternativo di amministrazione. “Non possiamo pensare – conclude de Magistris nel presentare la nuova societa’ di gestione – di dipendere ancora dagli equilibri delle borse mondiali. Da Napoli, nel nostro piccolo, facciamo partire un nuovo modello di gestione partecipate e di alternativa sociale”.

 

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