NAPOLI – ”O decrescita o barbarie”. Serge Latouche, teorico della decrescita e professore emerito di Scienze economiche all’Universita’ di Paris-Sud, torna a Napoli per una settimana di incontri che terra’ in tutta la regione sui suoi temi di studio. Il primo appuntamento e’ a Napoli con il sindaco Luigi de Magistris che si e’ definito ‘latouchiano’.

”Mi fa piacere tornare qui – ha commentato il professore – se la situazione e’ sempre piu’ complessa, a Napoli le cose sembrano andare un po’ meglio. Basta camminare per la citta’,. si vede che e’ piu’ pulita, meglio organizzata, c’e’ un po’ di speranza”. ”La crescita e’ finita negli anni Settanta – ha detto Latouche – e per uscire dalla crisi credo che quella della decrescita sia l’unica ricetta”. Le politiche della descrescita attecchiscono meglio al Sud? ”Su questo dobbiamo andare adagio – ha risposto – Non so se siamo ancora pronti”. Dal canto suo, de Magistris ha sottolineato di aver ”letto con molta attenzione il messaggio di Latouche”. ”La vera sfida – ha affermato – e’ portare quel ragionamento nel governo della citta”’. ”Noi puntiamo molto sui beni comuni, contro le logiche di accumulazione che puntano a depredare e monetizzare i beni comuni che noi vogliamo conservare – ha sottolineato il sindaco – E’ bello anche il messaggio sulle relazioni sentimentali tra persone che, come diceva Max Weber, va a colpire lo spirito del capitalismo. In questo il Sud puo’ scrivere pagine importanti di dignita’ culturale e politica”. Le iniziative alle quali prendera’ parte Latouche, ospite della Fics, Federazione internazionale Citta’ sociale, hanno l’obiettivo di far confrontare gli esiti della sua riflessione con alcune delle ‘buone pratiche’ presenti in Campania: la fattoria sociale come quella di Pratola Serra, in provincia di Avellino, pratiche di microcredito, uso sociale dei beni confiscati. Autore di numerosi libri, l’ultimo volume e’ ”Per un abbondanza frugale malintesi e controversie sulla decrescita”, uscito lo scorso 12 gennaio.

 

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