NAPOLI – Diverse centinaia di persone hanno manifestato oggi davanti alla sede del Consiglio regionale della Campania in occasione dell’approvazione del Piano regionale dei rifiuti. Il piano proposto dall’assessore Romano indica la costruzione di quattro inceneritori tra cui uno a Giugliano per le ecoballe e quello di Napoli Est, osteggiato anche dal Comune di Napoli, e la costruzione di nuove discariche.

”La giunta Caldoro ha fatto una scelta da banditi – commenta Antonio Musella della Rete Commons – ovvero quella di implementare gli affari della lobby degli inceneritori e quella criminale della costruzione e gestione delle discariche decidendo di far diventare la nostra regione un territorio invaso dalle polverisottili e quindi dai tumori e dalle leucemie”. La scelta della giunta Caldoro, aggiunge, “e’ in continuita’ con i piani gia’ proposti e miseramente falliti e bocciati dall’Unione Europea fatti gia’ dalla passata amministrazione di centro sinistra guidata da Bassolino. A questi signori che decidono di schierarsi dal lato degli speculatori e degli avvelenatori non possiamo che mandare un messaggio chiaro e semplice: ci vedremo sui cantieri, vedremo se riuscirete a cominciare i lavori per le discariche e gli inceneritori. I cittadini della Campania hanno capito che le scelte che distruggono l’ambiente e la salute vanno fermate con ogni mezzo necessario”.

Il piano prevede anche l’inceneritore a Ponticelli nella zona est della citta’ di Napoli: ”Sulla vicenda di Ponticelli – specifica Musella – ci aspettiamo dal Comune di Napoli delle scelte conseguenti rispetto alle posizioni espresse in questi mesi”. Ma i comitati annunciano innanzitutto la ripresa delle mobilitazioni: ”Non possiamo pensare che cio’ che di buono sta anche avvenendo a Napoli possa esprimersi solo con la delega – sottolinea Musella – la difesa della salute e dell’ambiente non amette delega. A cominciare dalla decisione di costruire un inceneritore a Giugliano riprendiamo le mobilitazioni con forza e determinazione, questo piano va fermato con tutte le forze che abbiamo e con il sostegno delle comunita’ territoriali e tutti i cittadini della Campania”. La Rete Commons annuncia azioni gia’ dalla prossima settimana contro il piano rifiuti della Regione. “La partita per la giunta Caldoro e’ tutt’altro che vinta”, conclude Rete Commons.

Sulla questione è intervenuto anche il consigliere comunale di Napoli è tua, Pietro Rinaldi.”La giunta Caldoro continua a perseverare nella strada che porta a discariche ed inceneritori, quella strada gia’ percorsa in questi anni da Bassolino, Berlusconi, Bertolaso e Cosentino”. Lo dichiara il consigliere comunale di ‘Napoli e’ tua’, Pietro Rinaldi, in merito all’approvazione del piano regionale sui rifiuti in Consiglio regionale. “Un documento – spiega – che vedra’ ancora una volta la riproposizione del sistema discariche ed inceneritori. Una strada che fa ingrossare gli affari della criminalita’ organizzata e la storia recente come quella della discarica di Chiaiano e’ li’ a ricordarcelo”. Il consigliere attivista entra nel merito: ”Il Comune di Napoli sta provando a sottrarsi da questo piano scellerato dicendo no all’inceneritore a Ponticelli ed a nuove discariche a Chiaiano e Marano, ma c’e’ bisogno di mobilitarsi dal basso per continuare la lotta contro questo piano che la Regione si appresta ad approvare. A cominciare dalla vicenda dell’inceneritore di Giugliano, bisogna essere al fianco dei comitati e dei cittadini che si stanno mobilitando e si mobiliteranno, bisogna far capire a Caldoro, Cesaro e Cosentino che quel piano pensato e strutturato per gli interessi delle grandi lobby economiche e criminali, va cancellato”. Stamane circa 200 persone appartenenti alla Rete Commons ed alla Rete Cittadini campani per un piano alternativo dei rifiuti, sono stati in presidio sotto la sede del Consiglio regionale della Campania per protestare contro le decisioni della giunta Caldoro.La Rete Commons annuncia nuove mobilitazioni contro il piano a partire dal territorio di Giugliano dove la Regione vorrebbe costruire un nuovo inceneritore fino ai siti che saranno individuati per ospitare nuove discariche.

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