“Silenzio in radio…”, quando l’operatore della Sala operativa si e’ rivolto cosi’ alle pattuglie delle Volanti, in servizio in citta’ ed in provincia, nessuno si aspettava che qualche secondo dopo avrebbe ascoltato la voce dell’arcivescovo Crescenzio Sepe, in visita alla Questura di Napoli, in occasione della festa del santo patrono del corpo, San Michele Arcangelo. Una presenza storica, essendo la prima volta, dal 1936 (anno di costruzione) che un cardinale si reca nel “Palazzo bianco” di via Medina.

“Nel ringraziarvi di quanto fate per la citta’ – ha detto il capo della chiesa napoletana – della vostra abnegazione e dedizione che mettete in questo impegno cosi’ delicato, vi dico ‘a Maronna vi accompagna quando volate”. Nel suo giro nella Sala operativa, il Cardinale e’ stato accompagnato dal questore Luigi Merolla, e dai suoi piu’ stretti collaboratori, il quale gli ha spiegato l’organizzazione ed il tipo di lavoro che in esso si svolge. In una sala del Centro operativo, poi, Crescenzio Sepe si e’ sottoposto all’esame dattiloscopico, cioe’ al rilievo dell’impronta della sua mano, chiedendo la spiegazione scientifica ed il suo valore investigativo. Il Questore di Napoli, invece, ha detto: “Noi siamo per adottare il programma di polizia partecipata, voluta dal ministro e dal capo della polizia, e quale migliore occasione e’ questa che fa partecipe il Cardinale, il padre della comunita’ napoletana. E’ un viatico per una buona sicurezza partecipata”. Prima di recarsi in Questura, l’arcivescovo aveva celebrato la Santa Messa nella Chiesa della Pieta’ dei Turchini, in via Medina.

 

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