La direzione investigativa antimafia di Napoli ha eseguito un decreto di confisca per 110 milioni di euro, di cui 2,5 in contanti, beni riconducibili al fratello del boss Domenico Belforte, Salvatore, di 50 anni e detenuto.

La confisca eseguita dagli uomini del capo centro Maurizio Vallone e’ la piu’ pesante operazione di questo tipo in Campania e riguarda beni oggetto di sequestro il 25 novembre di 2 anni fa nell’ambito dell’operazione ‘Faraone’. I Belforte sono la famiglia camorristica egemone a Marcianise, nel Casertano, alleata con i Casalesi e’ tra le piu’ potenti cosche dell’area. Il patrimonio acquisito definitivamente allo Stato era intestato all’imprenditore incensurato Salvatore Tartaglione, ritenuto prestanome di Salvatore Belforte e referente degli interessi economici del clan, o a suoi familiari. Confiscati i 60 immobili, tra cui interi stabili; una villa di pregio da 4mila metri quadrati in localita’ Vaccheria, la zona piu’ panoramica di Caserta, acquistata a un’asta pubblica; 8 appezzamenti di terreno; 8 societa’ e 18 rapporti finanziari.

 

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