Si e’ presentato spontaneamente ai carabinieri della Compagnia di Soverato Francesco Chiodo, l’imprenditore di 43 anni ricercato nell’ambito dell’operazione denominata “Show down”, scattata all’alba di ieri per l’esecuzione di un provvedimento di fermo di indiziato di delitto emesso nei confronti di diciotto indagati dalla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro a carico di soggetti ritenuti affiliati ad un sodalizio di ‘ndrangheta, facente capo alle famiglie Sia, Procopio e Tripodi, attive nell’area del Soveratese.

L’uomo che si e’ costituito, gia’ destinatario di un avviso orale di pubblica sicurezza, originario di Simeri Crichi e domiciliato a Gasperina, era tra i quattro destinatari del provvedimento non rintracciati dai militari nel corso del blitz. Altre tre persone, dunque, restano ancora irreperibili e sono attivamente ricercate, mentre sale a quindici il numero di quelle assicurate alla giustizia. Agli indagati sono contestati, a vario titolo, i reati di associazione a delinquere di stampo mafioso, omicidio, sequestro di persona, estorsione, rapina e ricettazione. Per loro la Dda di Catanzaro ha gia’ chiesto la convalida dei fermi e la contestuale emissione della relativa ordinanza cautelare, su cui il giudice per le indagini preliminari distrettuale di Catanzaro, Antonio Rizzuti, e’ chiamato a pronunciarsi domani, dopo aver sentito anche gli indagati presso il carcere di Siano.

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