Gli agenti del Corpo forestale dello Stato di Mongiana, durante un controllo del territorio per prevenire ogni forma di illegalita’ diffusa, hanno rinvenuto una coltivazione di cannabis composta da circa 520 piante.

La piantagione era stata coltivata su un terreno abbandonato da oltre 35 anni – adiacente a Mongiana, un comune del vibonese, al centro del piccolo borgo delle Reali Ferriere – di proprieta’ di una persona deceduta i cui eredi risiedono all’estero. Un piano studiato nei minimi dettagli, visto che il tutto si trovava in una zona coperta da erbacce che servivano, appunto, per nascondere le piantagioni. Secondo quando dichiarato dagli agenti, inoltre, pare che al momento del rinvenimento non vi fossero tracce fresche di presenza umana. Le piante avevano un’altezza variabile tra 0,50 mt e 1,80 mt ed erano state appositamente coltivate insieme ad altre erbacce per evitare la visualizzazione dall’alto con l’ausilio dell’elicottero. Del fatto e’ stata informata l’Autorita’ giudiziaria di Vibo Valentia che ha disposto la campionatura delle piante di varia altezza e la distruzione delle rimanenti che, quindi, sono state date alle fiamme. Non e’ da escludere, inoltre, che la piantagione abbia fruttato chili di sostanze stupefacenti, le quali venivano girate nel mercato della droga. Indagini da parte delle forze dell’ordine per risalire ai responsabili dell’illecito.

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