Barack Obama e la moglie Michelle, appena giunti a Shanksville, in Pennsylvania per onorare gli eroi del Volo United 93, sono stati accolti dalla gente presente al grido di U-S-A. La First Couple ha deposto una corona di fiori bianchi davanti al Memorial inaugurato ieri. Quindi ha osservato un minuto di silenzio.

Prima di tornare sui loro passi, Michelle e Barack Obama hanno stretto le mani e abbracciato la piccola folla dei parenti radunatisi nella radura dove 10 anni fa precipitò uno dei 4 aerei dirottati dagli uomini di Al Qaida. Mentre il presidente camminava accanto alla moglie Michelle, in molti hanno scandito verso di loro “U-s-a, U-s-a”, sventolando bandiere americane. Si e’ conclusa a Ground Zero la lettura dei nomi di tutte le vittime degli attacchi dell’11 settembre 2001. A leggerli si sono alternati alcuni dei familiari, mentre allo stesso tempo i nomi scorrevano sul basso dello schermo delle televisioni americane che trasmettono l’evento in diretta. Clima surreale a Ground Zero dove si sono assiepate migliaia di persone ed è stato osservato il primo minuto di silenzio per ricordare il momento in cui fu colpita la Torre nord del World Trade Center alle 8 e 46. A seguire c’e’ stato un minuto di silenzio per ognuno degli altri terribili momenti di quell’11 settembre 2001, dall’attentato alla Torre sud a quello che ha colpito il lato sud del Pentagono, al volo dirottato dai terroristi esi precipitato in Pennsylvania prima di arrivare sul suo bersagli, Capitol Hill. E’ arrivata a Ground Zero la bandiera che sventolava sul WorlD Trade Center la mattina dell’11 settembre 2001. Un drappello di marines l’ha appena dispiegata, mentre un coro di ragazzi e ragazze intona l’inno nazionale, lo “Star spangled banner”.

 

Il presidente Barack Obama e il suo predecessore George W. Bush sono arrivati a Ground Zero e con le mogli Michelle e Laura hanno reso omaggio alle vittime delle stragi dell’11 settembre. Obama e Bush, le mogli in nero, hanno abbracciato familiari delle vittime allineati ai bordi delle fontane memoriale dove sorgevano le Torri Gemelle. Fianco a fianco con la mano sul cuore: per la prima volta il presidente Barack Obama e il suo predecessore George W. Bush si sono messi la mano sul cuore a Ground Zero per il decennale delle stragi del World Trade Center mentre un coro cantava l’inno nazionale Star Spangled Banner e un plotone dei Marines dispiegava la bandiera a stelle e strisce recuperata dal crollo delle Twin Towers. Ancora momento di solenne raccoglimento a Ground Zero per ricordare le 40 vittime del volo 93 della United Airlines che l’11 settembre 2001 precipitò – alle ore 10.03 -in un campo in Pennsylvania, presso la località di Shanksville. L’obiettivo dei dirottatori era colpire il simbolo della democrazia americana, Capitol Hill, a Washington. L’eroismo dei passeggeri evitò che l’areo arrivasse a centrare il bersaglio.

“L’America oggi è più forte”, ha detto Obama nel suo discorso radiofonico alla nazione alla vigilia dell’anniversario. A ground zero, protetto dietro lo schermo anti-proiettile, il presidente ha letto il salmo 46 della Bibbia: “Dio è il nostro rifugio e la nostra forza, il nostro aiuto nelle tribolazioni. Fa cessare le guerre fino agli estremi confini della terra. Pertanto non avremo paura anche se la terra venisse spazzata via e le montagne venissero trasportate in mezzo al mare”.

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