Il governo argentino ha decretato due giorni di lutto nazionale, a seguito della sciagura ferroviaria di ieri a Buenos Aires, nella quale sono morte 49 persone e 675 sono rimaste ferite. Ad annunciare il lutto per l’incidente – la peggior tragedia ferroviaria nella storia della megalopoli argentina – e’ stato Alfredo Scoccimarro, portavoce della presidente Cristina Fernandez de Kirchner.

”Il governo e il popolo argentino accompagnano con la propria solidarieta’ il dolore dei familiari delle vittime”, ha precisato la Casa Rosada. Le autorita’ giudiziarie hanno d’altro lato ordinato perlustrazioni in stazioni ferroviarie e uffici della societa’ Trenes de Buenos Aires’ che gestisce la linea ferroviaria di Once, la stazione dove e’ avvenuta la tragedia. L’obiettivo dell’inchiesta e’ quello di avere documenti e dati tecnici e dell’organizzazione del lavoro della societa’, oltre ai video sul funzionamento dei treni a Once, precisano i media locali. Gli esperti della polizia che da ore stanno lavorando nella stazione hanno d’altra parte precisato che ”le 49 persone decedute nella sciagura si trovavano tutte nella prima e la seconda vettura del convoglio”. I giudici che seguono il caso interrogheranno il macchinista, Antonio Cordoba (28 anni) del treno, che e’ ricoverato e si trova in terapia intensiva. Cordoba, che era rimasto intrappolato tra le lamiere, e’ stato estratto dal convoglio poco dopo la tragedia. Oltre alla sua testimonianza, i giudici contano di avere le informazioni della ‘scatola nera’ con i dati relativi al treno. I media locali sottolineano che il convoglio era uscito lunedi’ dalle officine dove viene effettuata la manutenzione dei treni.

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