Mentre entra nel vivo la battaglia per le presidenziali, l’uomo che i francesi – secondo i sondaggi plebiscitari – avrebbero voluto all’Eliseo e’ in stato di fermo in una caserma di Lille per essere interrogato su un vorticoso giro di escort. Per Dominique Strauss-Kahn e’ il secondo provvedimento restrittivo della liberta’ dopo l’arresto a New York con l’accusa di stupro di una cameriera del Sofitel.

L’ex direttore generale del Fondo monetario internazionale e’ sospettato di complicita’ in sfruttamento della prostituzione e appropriazione indebita nello scandalo dell’hotel Carlton di Lille. Verso le 9 stamattina, come previsto, DSK si e’ presentato in una caserma della gendarmeria di Lille, nel nord della Francia, dove gli e’ stato immediatamente notificato il fermo, un provvedimento dovuto vista la gravita’ delle accuse, che consente l’interrogatorio e impone la presenza dell’avvocato a tutela del sospetto. L’ex ministro socialista dovra’ rispondere a fondo sulle serate a luci rosse alle quali avrebbe partecipato a Parigi e Washington, chiarendo in particolare se sapesse che le ragazze che vi prendevano parte erano delle prostitute. Numerose sono le prove in mano agli inquirenti di costose trasferte di gruppi di escort, organizzate e finanziate da due imprenditori della regione di Lille, Fabrice Paszkowski, dirigente di una societa’ di materiale sanitario, e David Roquet, gia’ direttore di una filiale del gigante dell’edilizia, Eiffage. L’ultimo dei viaggi in questione avvenne dall’11 al 13 maggio a Washington, proprio la vigilia dell’arresto di DSK per la vicenda del Sofitel. Quel caso, per il quale penalmente la procura americana ha rinunciato a perseguire Strauss-Kahn, e’ pero’ costato al probabile candidato socialista le ambizioni presidenziali. Lo stato di fermo di DSK a Lille puo’ durare fino a 48 ore, anche se in teoria puo’ essere prorogato fino a 96. Se i giudici riterranno sufficienti le prove a carico, DSK potrebbe essere incriminato per complicita’ in sfruttamento della prostituzione e appropriazione indebita. Finora, la difesa di Strauss-Kahn ha sempre negato che l’ex direttore del FMI fosse al corrente che le serate organizzate presupponessero il pagamento delle ragazze come prostitute.

”Non poteva ignorare che la mia prestazione fosse a pagamento”: Mounia, 38 anni, call-girl, e’ una delle ”ragazze del Carlton” dei festini a luci rosse, tra Parigi e Washington, ai quali avrebbe partecipato Dominique Strauss-Kahn. Mounia ha incontrato l’ex direttore del FMI all’hotel Murano di Parigi. Con lui ha avuto un rapporto ”consensuale, ma violento, per 900 euro”, ha detto la donna agli inquirenti di Lille, nel nord della Francia, che l’hanno interrogata due volte. Secondo i passaggi dei verbali pubblicati oggi da Liberation, con lei DSK non e’ stato gentile.

Davanti ai poliziotti, e’ scoppiata in lacrime: ”le persone presenti non potevano ignorare che la mia prestazione fosse a pagamento”, ha detto. Compreso DSK. Mounia ha fornito anche alcuni particolari sul ”casting” al quale l’ha sottoposta David Roquet, l’ex direttore di una filiale di Eiffage, gigante dell’edilizia, che organizzava i festini. Roquet ”mi voleva vedere fisicamente – ha detto – per assicurarsi che corrispondevo al tipo di donna che piace a DSK”. L’ex ministro socialista, che e’ stato il superfavorito nella corsa all’Eliseo prima di essere travolto dallo scandalo del Sofitel di New York, ha piu’ volte ripetuto di non sapere che le ragazze delle serate hot fossero delle escort. Al suo biografo, Michel Taubmann, aveva detto: ”non ho mai fatto niente di illegale. Detesto la prostituzione, non fa per me”. E’ quanto deve dimostrare ai gendarmi di Lille che da questa mattina lo interrogano. Secondo la trentenne Florence, che ha ricevuto 2.400 euro per un fine settimana con DSK a Washington, nel maggio 2011, l’ex ministro socialista non ha mai saputo che le sue prestazioni erano a pagamento: ”sono quasi sicura che non lo sapeva. Talvolta – ha aggiunto – e’ meglio che chi e’ invitato alle serate non venga messo al corrente. Lo sanno solo gli organizzatori”. Con lei DSK non e’ stato violento: ”era normale. Anzi – ha detto – mi e’ sembrato pieno di attenzioni verso le donne”

 

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